In che senso il Basilea è ultimo in classifica?

La seconda squadra più titolata della Svizzera

Il Basilea è forse il club più importante di tutta la Svizzera. Vanta 20 campionati locali ed è la seconda squadra elvetica con più titoli nazionali, dietro solo al Grasshoppers con 27. Dopo un dominio netto tra gli anni 60‘ e i 70’, seguirono 2 decenni cupi per i tifosi del club rossoblù.

Il Basilea tornò ai fasti di un tempo nel nuovo millennio e, tra splendide figure sia in campo locale che in quello europeo, guadagnò prestigio, fama e successo.

Negli ultimi 10 anni hanno raggiunto gli ottavi di Champions League per ben 2 volte, un ottavo e un quarto di finale di Europa League e una semifinale di Conference League. Ma i successi del Basilea sono frutto di un’attentissima attività di scouting il quale ha portato giocatori come Salah, Xhaka, Akanji, Sommer, Shaqiri, Rakitic e molti altri a vestire la libidinosa maglia rossoblù.

Cosa sta accadendo al Basilea?

Il Basilea non vince il campionato da ormai 7 anni e il prestigio di una delle più grandi compagini svizzere tende a scemarsi e a disintegrarsi col passare delle stagioni. Il calcio, così come il tempo, è ciclico e a dominare il campionato svizzero è attualmente lo Young Boys. Negli ultimi anni però sono emerse anche  realtà come il Servette e lo Zurigo.

Un inizio di campionato tragico per il Basilea

Sono passate 9 giornate e il Basilea indovinate in che posizione si trova? È collocato esattamente all’ultimo posto con soli 5 punti, ma cosa ha dato origine a questo inspiegabile calo?

Il problema delle cessioni

Nessun club elvetico nell’ultimo decennio si è avvicinato ai tantissimi milioni intascati dal Basilea grazie alle cessioni, la cifra oscilla sui 250 milioni. I rivali dello Young Boys per esempio, superano di poco la metà (135 milioni) e le altre compagini non raggiungono neanche lontanamente i risultati ottenuti dalla compagine rossoblù.

Una delle tante cause è proprio l’incapacità attuale di sostituire al meglio i partenti, ciò è anche un problema di un’altra grande realtà come l’Ajax, ormai in caduta libera da 2 stagioni.

Allenatori dozzinali e poco esperti

Negli ultimi anni diversi ex giocatori sono stati nominati in diversi ruoli nel club. Marco Streller, appena terminata la carriera da giocatore, è stato nominato team manager. Per carità, bravissimo per quello che ha fatto come giocatore, ma non aveva le qualifiche o l’esperienza per essere un team manager. Alex Frei è stato nominato nel consiglio di amministrazione. Anch’egli una leggenda, ma non ha esperienza per una posizione del genere. Raphael Wicky fu nominato allenatore dopo aver allenato solo le squadre U18 e U21, ma non durò a lungo eppure adesso siede nella panchina dello Young Boys.

Tutti quegli ex giocatori sono stati scelti senza alcuna valutazione sulla loro posizione, solo perché furono leggende del club. Il declino del Basilea non è solo colpa loro, ma sicuramente hanno aggravato la situazione. Lo scivolone del Basilea è forse amplificato dalla crescita generale del calcio svizzero e delle altre squadre del campionato, in particolare nello Young Boys. Ma l’aforisma del declino lo si dedusse definitivamente dal cambio di proprietà.

Bernhard Burgener, un presidente terribile

Il Basilea era controllato da Heusler, un uomo che col calcio ci sapeva fare eccome. Col cambio di proprietà il Basilea cominciò a navigare in cattive acque poiché Bernhard Burgener era “solo” un uomo d’affari. Bernhard nominò proprio Streller come allenatore nel 2017 e disse che non aveva alcun timore della strategia adottata dal club ovvero di vendere i migliori giocatori a cifre irrinunciabili. Bene, da quella dichiarazione il gap tra Basilea e Young Boys cominciò ad assottigliarsi e poi è cominciato il dominio giallonero.

Si vocifera che uno dei tanti allenatori sotto la presidenza di Burgener ovvero Raphael Wicky, fu preso poiché Bernhard era un’amante dei PowerPoint e Wicky presentò i suoi progetti futuri proprio con quel programma di presentazione. Nonostante il nemico pubblico Burgener si fosse sollevato dagli incarichi nel 2021, la solfa è rimasta sempre la stessa in quel di Basilea.

Ultimo posto in campionato

Il più grande motivo d’orgoglio negli ultimi 2 anni fu il raggiungimento delle semifinali di Conference League ma in campionato i risultati sono a dir poco incresciosi. In questa finestra di mercato estiva il Basilea ha venduto Amdouni, Ndoye, Calafiofi e Diouf; probabilmente i 4 migliori giocatori del club. I partenti sono stati rimpiazzati con altrettanti talenti ma al momento quest’ultimi non hanno rispettato le attese.

Ai rossoblù serve esperienza, qualcuno o qualcosa che sia in grado di garantire certezze e risollevare gli animi. La dirigenza sta ledendo i poveri tifosi del Basilea che sperano non si verifichi la più deprecabile delle ipotesi, la retrocessione.

 

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Fonte foto: X Basilea

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