Inter, Chivu: “Atteggiamento sbagliato, è colpa mia. Il cambio di Lautaro? Era concordato”

Inter, Chivu: "Atteggiamento sbagliato, è colpa mia. Il cambio di Lautaro? Era concordato"

Cristian Chivu ha parlato ai microfoni di Sky Sport nel post partita di Inter 2-1 Kairat Almaty. Di seguito la conferenza stampa integrale. 

Il tecnico nerazzurro fa mea culpa e si assume tutte le responsabilità per l’atteggiamento della squadra: “Mi prendo la responsabilità, da allenatore magari non sono stato in grado di trasmettere la motivazione giusta e l’atteggiamento, che è fondamentale in una partita del genere. Questa però è anche l’ennesima partita giocata ogni 3 giorni, non è una scusa ma un dato di fatto. Potevamo e dovevamo fare meglio, anche se mi prendo i tre punti che sono buoni per una classifica ed in vista di un livello di avversari che si alzerà“.

Inter, le parole di Chivu

Come pensa di lavorare per migliorare questi aspetti?
lo devo lavorare, non loro, per trovare le parole giuste per alzare il livello di attenzione e di atteggiamento. Mi prendo le responsabilità, devo trovare qualcosa in più rispetto a quanto fatto in questi giorni“.

L’Inter si addormenta in certi momenti delle gare…
Sono momenti, anche oggi sull’1-1 continuavamo a fare passaggi fra i tre centrali e il portiere. Bisogna capire i momenti, a volte serve anche qualche giocata più semplice. Ma per farle serve la qualità e la lucidità giusta, oggi siamo diventati frenetici cercando di fare cose che non era il momento di provare. Ripeto, mi prendo la responsabilità di quello che non sono riuscito a trasmettere oggi”.

La sostituzione di Lautaro al 45′?
Era concordato. Per me era importante dargli la possibilità di trascinare la squadra nel primo tempo, poi si è anche sbloccato dopo che si era creato tanto fumo per quello che non riusciva a fare, cosa che per me non è mai stato un problema. Ha fatto quello che doveva, ha segnato e poi abbiamo deciso di metterlo un po’ a riposo all’intervallo“.

Soddisfatto dei primi mesi all’Inter?
Non sono mai soddisfatto, questo non vuol dire che sto cercando la perfezione ma qualcosina in più potevamo fare. Mi prendo il buono fatto comunque, non è semplice accettare il lavoro di un nuovo allenatore“.

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