Inter, Chivu: “Due finali in tre anni, c’è chi non ci riesce in 30. Thuram OUT a Napoli”

Cristian Chivu ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita di Champions League contro l’Union Saint-Gilloise. Ecco le dichiarazioni, riprese da FCInter1908.

“Noi, essendo l’Inter, abbiamo l’obbligo di pensare in grande. Dalle parole ai fatti, poi, la strada è lunga. La società però ci sostiene, ci permette di lavorare sereni. Dobbiamo essere la miglior versione nostra, dobbiamo provare a vincere tutte le partite per essere in primavera ancora in corsa in tutte le competizioni. Quando dico che vogliamo arrivare in fondo, mi riferisco a questo: avere l’opportunità di essere ancora coinvolti su tutti i fronti a marzo-aprile”.

Cosa fare e cosa evitare?

“Dobbiamo mantenere entusiasmo. Siamo una squadra esperta, sappiamo che un passo falso di porta indietro da parte di tutti. Dobbiamo evitare che questi passi falsi arrivino. Siamo in un momento di fiducia, abbiamo l’ambizione e la convinzione di andare avanti, seguendo la stessa linea e forza dimostrate nelle ultime settimane. Possono arrivare anche momenti negativi”.

C’è possibilità di vedere Pio e Bonny dal 1′?

“Vi devo dare la formazione allora. Per me non esistono titolari, lo ripeto da mesi. Se non lo facessi, non sarei coerente. Mi fido di tutti i giocatori che ho a disposizione, tutti possono partire dall’inizio. Sono felice di avere a disposizione un gruppo del genere, mi permette di portare avanti un lavoro nel quale credo molto. Tutti possono dare un contributo alle partite e al cammino: quando vedo la gente felice mi sveglio bene al mattino”.

Come sta Lautaro? A che punto è il recupero di Thuram?

“Lautaro sta bene, non ha più avuto problemi dopo Roma. Il giorno dopo ha fatto una buona seduta di recupero, oggi si è allenato normalmente. Per Thuram c’è bisogno di qualche giorno in più. Non so cosa dirvi, stiamo cercando di recuperarlo prima possibile, ma a quanto pare per il Napoli non ci sarà”.

Come vedi l’Union?

“Contro lo Charleroi hanno giocato con lo stesso modulo. E’ una squadra che vuole pressare alto, aggredisce e predilige questo tipo di lavoro. Non so se cambieranno, noi li rispettiamo. In pochi giorni un allenatore non può stravolgere l’identità di una squadra che ha vinto il campionato l’anno scorso, che ha già tre punti in Champions League ed è ancora prima in campionato quest’anno. Più o meno mi aspetto gli stessi giocatori. L’incidente col Newcastle è qualcosa che può capitare a chiunque. Sono una squadra forte e molto aggressiva”.

Domani più importante che a Napoli?

“Ora non pensiamo al Napoli. Pensiamo partita per partita, la Champions è una competizione importante. Pensiamo al percorso fatto da questi ragazzi, raggiungere una finale non è da poco. Ci sono squadre che non raggiungono la finale due volte nel giro di 30 anni, figuriamoci in 3 anni. Vogliamo onorare il percorso fatto giocando una grande partita. Al Napoli penseremo appena finita la partita di domani”.

Cosa manca ancora alla tua Inter?

“La partita di domani. Non sto pensando troppo a Roma, né al campionato. Mi piacerebbe parlare di quello che abbiamo costruito, vogliamo superare il turno, operare questa competizione, il nostro blasone e la nostra identità, quello che la nostra società rappresenta in Europa”.

Le parole di Chivu in conferenza stampa

L’Union SG ha cambiato l’allenatore. Complica le cose?

“È una squadra che ha un’identità acquisita l’anno scorso vincendo il campionato. Ha la stessa identità quest’anno nel campionato nazionale, sono primi in classifica e hanno già tre punti in Champions. Sono aggressivi, vengono a prenderti alto prendendo la palla prima possibile, che fa riaggressioni giuste, hanno gamba e struttura fisica. Bisogna essere molto attenti a evitare le loro pressioni e aggressività”.

Uno dei suoi tratti tipici è quello di essere entrato nella testa dei giocatori. Come ha fatto a riaccendere questa fiamma?

“Ho fatto l’allenatore, cercando di onorare la carica e la responsabilità che mi hanno dato. Non ero scarso allora e non sono più bravo ora. Sono le percezioni degli altri perché quando vinci è tutto più semplice perché vieni esaltato. Non mi piace quando si parla troppo perché sono in questo mondo da anni e anche in Italia, so che ci vuole poco per tornare a dire certe cose. Quindi io sono solo felice di quello che questi ragazzi stanno cercando a fare ovvero una stagione importante. Sono bravi, se lo meritano, hanno quest’ambizione di rimanere a certi livelli, livelli che ci sono sempre stati negli ultimi anni”.

Sull’assenza di Thuram a Napoli:

“Dal punto di vista umano mi dispiace perché Marcus non si meritava, come ragazzo e giocatore importante, tutta questa pausa. Stava vivendo un momento di grande fiducia e cose concrete, quando tornerà, dopo Napoli, ricomincerà gli allenamenti con la squadra quindi non so se quella settimana se con la Fiorentina in casa o con il Verona tornerà. Però bisognerà stare attenti perché sono passati già venti giorni e avrà bisogno di fare riabilitazione e allenamenti col gruppo”.

Il quiz di sempre…

“Ti anticipo io: gioca Sommer domani”.

Abbiamo tre attaccanti…

“Ne abbiamo anche un altro. Chi? Uno entrato negli ultimi minuti nelle ultime partite”.

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