Il tecnico nerazzurro dopo l’eliminazione: “Orgoglioso della squadra, ora si va avanti”.
L’Inter esce dalla Supercoppa Italiana dopo la sconfitta ai rigori contro il Bologna. Cristian Chivu, intervenuto nel post-partita, ha analizzato la prestazione dei suoi, difeso le scelte tecniche e sottolineato la forza del gruppo nerazzurro. Nessuna polemica sull’arbitraggio, solo voglia di ripartire.
Le parole di Chivu dopo la semifinale
Come giudica la prestazione ai rigori?
“Per me i calci di rigore sono una lotteria, mi basta il coraggio e la personalità per andarli a battere: è qualcosa che non si può allenare. Oggi i ragazzi hanno fatto una grande gara, soprattutto nel secondo tempo: ci sono state cose che voglio vedere sempre dalla mia squadra”.
Cosa non le è piaciuto dell’arbitraggio?
“Non parlo di arbitri e delle loro decisioni, hanno il VAR e la possibilità di andare a rivedere le cose. Io mi devo concentrare sulla nostra crescita, si può sbagliare da tutte le parti. Non ho niente da rimpiangere o recriminare, si va avanti”.
Qual è stata la difficoltà più grande?
“Subito dopo il loro gol per la pressione che ci hanno messo, invece nel secondo tempo abbiamo preso il dominio del campo mettendoli in difficoltà e creando situazioni. Però nel calcio se non riesci a concludere si arriva ai calci di rigore, che sono una lotteria”.
Perché Lautaro in panchina?
“Stasera era l’ottava partita in 20 giorni e le ha giocate tutte: anche lui ha bisogno di riposo e non possiamo permetterci di perdere giocatori per strada. Lo stesso vale per Akanji e Calhanoglu. Ci aspetta un gennaio molto intenso: gli impegni sono tanti ma non è una scusa, questo gruppo ha dimostrato di essere all’altezza di tutte le competizioni”.
Martinez è stata la nota lieta?
“Ho 25 giocatori che meriterebbero tutti di giocare, sono dei grandi campioni e hanno bisogno di fiducia per essere protagonisti. La squadra ha ambizioni grandi e siccome la stagione è lunga c’è bisogno di tutti”.




