Le parole di Chivu in conferenza stampa in vista della gara contro il Liverpool di domani a San Siro.
Le dichiarazioni:
“Il Liverpool fa dell’intensità il suo motto. L’ha portata Klopp e Slot sta cercando di mantenerla. Hanno vinto la Premier, poi hanno iniziato bene e hanno avuto momenti di difficoltà. E’ una squadra costruita per queste partite, è top mondiale, tra le più blasonate. Hanno valore individuale e collettivo. Noi vogliamo dare intensità, fare come loro. Ma loro hanno questa storia e cultura, nascono così per come viene vissuto il calcio in Inghilterra. Non è meglio o peggio ma è cultura calcistica diversa”
“Replicabile l’aggressività vista col Como? Tutto è replicabile, dipende tutto dalle energie. Per fare quelle pressioni, non è semplice farlo ogni 3 giorni. Non è una lamentela, è un dato di fatto. Bisogna capire anche quando rifiatare. Le pressioni vanno fatte con idee precise e chiare, senza perdere equilibrio. Noi stiamo cercando di dare proprio questa mentalità. A tratti capisco anche io che bisogna abbassarsi e rifiatare. Fare 20 minuti di pressioni continue non è semplice, chiedete a Marcus visto che è il primo a doverlo fare. Serve compromesso”
“Liverpool più adatto a noi rispetto a chi si chiude? Si vedrà domani. A parole è tutto facile, sulla lavagna è tutto facile. Tutto quello che si dice è facile, poi il campo è diverso. Conosciamo tutti l’intensità del Liverpool. Ma siamo consapevoli di cosa possiamo fare e dare. Mi pare che l’Inter ha tenuto alta la bandiera dell’Italia in Europa, ha fatto parlare del suo modo di giocare tutta Europa. Non si fanno 3 finali europee in 5 anni così facilmente. E questo deve essere esaltato. Una squadra italiana che fa queste partite qualche merito bisogna darlo a prescindere dall’esito della finale”
“Sappiamo tutti cosa rappresenta Salah per il calcio mondiale, cosa ha dato al calcio. Non è una mia preoccupazione, il Liverpool ha tanti giocatori per giocare anche senza Salah. Il livello del Liverpool resta altissimo, è una squadra, non si tratta solo di un singolo. Dobbiamo preoccuparci del collettivo Liverpool”
“Akanji? Non si è allenato, non stava bene. Vediamo domani. Acerbi? E’ il difensore che ha più minuti, forse a pari livello con Bastoni e Akanji. Bisseck ha cominciato a far vedere quello che tutti noi ci aspettiamo, ha giocato molto di più ultimamente. Acerbi ha dimostrato che può giocare tranquillamente ogni 3 giorni, anche per come è fatto come struttura. Recupera molto in fretta, può tranquillamente giocare ogni 3 giorni senza problemi”
“Abbiamo iniziato a difendere zona mista? Mista era anche prima dell’Atletico. Avete fatto un caso su quel gol, è stata disattenzione su quella situazione specifica. Ora andiamo più sulla marcatura, la seconda linea va proprio a marcare, non solo a disturbare”
“Dumfries e Darmian sono ancora fuori, non so per quanto. Onestamente non so quanto staranno fuori, veramente non lo so. Darmian inizierà a breve il programma riabilitivo. Denzel sta facendo palestra senza mettere peso sulla caviglia. Cammina senza dolore ma secondo me ci vorrà ancora”
“Evitare i playoff? E’ l’obiettivo di tutti giocare due partite in meno ma nel caso lo faremo. Stiamo lavorando su tutto, stiamo cercando di dare minuti a tutti. Stiamo facendo rotazioni, cercando di accontentare i giocatori e metterli in condizione. Così ci permetteranno di essere pronti anche nel caso di due partite in più”
“Liverpool può azzerare le scorie dell’anno scorso? Bella domanda. Difficile valutare cosa hanno dentro, io valuto l’impegno per essere competitivi. Quello che è accaduto l’anno scorso non si può cambiare, bisogna stare a schiena dritta e cercare di alzare il livello. Non so se una vittoria può dare qualcosa. So che ogni volta che abbiamo perso abbiamo reagito. Lavoriamo molto nel quotidiano per superare certi momenti e diventare più forti di quanto siamo stati. Hanno un allenatore nuovo, che pretende qualcosa in più, ha nuove idee. Questo può creare confusione e caos dopo 4 anni con un allenatore che ha fatto grandissime cose. Ma loro ce la mettono tutta per superare tutto ed essere competitivi”
“Sono contento di quello che stanno facendo. Anche per come vedo calcio e vita. Io non metto muri, cerco di costruire ponti. Bisogna accettare la novità. Ho la fortuna di avere giocatori che apprezzano questo comportamento. A volte magari sono confusi ma il caos ti responsabilizza. Ma non credo di aver creato tanto caos. So che se chiedo a Marcus di fare il centrocampista, lo fa senza problemi. E così anche i nuovi hanno dato massima disponibilità. Tutti danno sempre il massimo e cercano di aiutare la squadra”




