Israele-Italia, l’allenatore Shimon: “Gaza? No comment. Sono orgoglioso del mio popolo”

Israele-Italia, l'allenatore Shimon: "Gaza? No comment. Sono orgoglioso del mio popolo"

Ben Shimon, allenatore di Israele, si è espresso duramente contro le domande su Gaza in conferenza stampa prima dell’Italia.

Israele-Italia è una partita che sta facendo discutere da diversi giorni. Tra chi ne ha chiesto la cancellazione e chi il rinvio, tra chi ha accusato la nazionale italiana di scarsa vicinanza riguardo quanto accade a Gaza, la Nazione si è divisa. In conferenza stampa l’allenatore israeliano Ben Shimon si è espresso duramente riguardo le domande sullo scenario di guerra nel suo paese, difendendo il suo popolo e dichiarandosi orgoglioso di loro. Di seguito le sue parole.

Israele-Italia, le parole dell’allenatore

Sulla sfida: “Stiamo attraversando un buon momento e mi piace pensare che il nostro processo di crescita sia a buon punto e stia progredendo. La situazione in Israele non è facile, ma i ragazzi lavorano e imparano in fretta, a volte stupendo anche noi dello staff. Contro l’Italia possiamo giocare una bella sfida e vogliamo riuscirci. Cosa ci fa essere ottimisti? L’energia che i calciatori mostrano. Anche durante le partite nelle quali abbiamo sbagliato, siamo sempre rimasti positivi e questo mi fa essere ottimista. C’è un buon feeling tra i giocatori e lo staff.

Contro l’Italia sarà una grande sfida che sarà molto importante per il girone. Abbiamo cercato di prepararla al meglio. Non voglio mettere pressione sui giocatori guardando la classifica, ma devono sentire l’orgoglio di rappresentare Israele e cercare di rendere gli israeliani orgogliosi. Siamo a metà del girone e dobbiamo convivere con la pressione di essere in corsa per la qualificazione. Bisogna dare il massimo e vedere quello che succederà alla fine. L’Italia è più forte fisicamente? Il gap c’è, inutile nasconderlo, ma dobbiamo fare in modo di ridurlo e compensarlo in altri modi”. 

Sulla domanda su Gaza: “Non rispondo a chi mi ha fatto la domanda perché da come l’ha posta, dimostra la parte per cui è schierato, ma parlo al nostro meraviglioso popolo che mi sta dietro. E questo ci fa essere ancora più motivati. Sono un allenatore di calcio e sono venuto a giocare una partita di calcio. Abbiamo dietro di noi un Paese super per il quale giochiamo e che ci spinge. Guardo al nostro popolo che ci sostiene e sono orgoglioso di loro, li rispetto tantissimo. Noi abbiamo una precisa cultura: io ho fiducia nei miei soldati e sono dietro di loro, li appoggio in pieno in quello che fanno”.
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