Il commissario tecnico della Nazionale italiana Gennaro Gattuso, ha parlato ai microfoni di Sky Sport alla vigilia della partita contro l’Estonia.
Italia, le parole di Gattuso
“Non bisogna guardare la classifica… Ci sono ancora 12 punti a disposizione, pensiamo alla partita di domani senza pensare alla Norvegia. Sarà una sfida difficile la nostra, pensiamo a noi e vedremo cosa succederà in Norvegia”.
Cosa chiede alla squadra?
“Dobbiamo annusare il pericolo, non sottovalutare la partita, perché sarà dura. Anche a Bergamo ne abbiamo avuto la prova che pur con tante occasioni poi devi segnare. Il gruppo mi piace perché lavora con intensità e serietà, hanno sguardi positivi e stanno bene insieme. Poi c’è la partita… E’ un onore guidare questo gruppo”.
Questo Spinazzola può essere una risorsa?
“Uno può giocare anche 30 minuti, l’importante è farsi trovare pronti, allenarsi con voglia e voler indossare questa maglia. Raspadori, Spinazzola, Cambiaso, Orsolini… Sono tanti buoni giocatori, vediamo chi scenderà in campo domani ma non scordiamoci che ci sono anche 5 cambi che possono fare la differenza”.
Le piace l’idea di vedere Calafiori libero di prendersi porzioni di campo, come con l’Arsenal?
“Quando dico che bisogna annusare il pericolo… Mi piace quando occupiamo il campo con giocatori che non ti aspetti, il calcio moderno è questo. Ma poi serve equilibrio e fare bene determinate cose. Noi vogliamo giocare di reparto e farlo bene. E ovviamente andare al Mondiale, siamo qua per questo e per farlo dobbiamo passare da partite come domani”.
Spinazzola, Cambiaghi e Raspadori: Gattuso chiarisce
Vedrete il primo tempo di Norvegia-Israele?
“No, dobbiamo pensare alla partita di domani. Ci giochiamo tanto, dobbiamo fare punti e quello che succede succede. Massima concentrazione e poi vedremo cosa succederà”.
Come ha visto Spinazzola?
“Spina è un ragazzo sorridente con grandissime qualità. L’ho visto proprio come pensavo, preferisce di più giocare a sinistra ma sa che deve darci una mano e ha dato disponibilità. Per me questo è importante, lo ringrazio ancora”.
Rivedremo lo stesso coraggio dell’Italia?
“Penso di sì. Devo ringraziare questi ragazzi, c’è un’aria che mi piace ma anche voglia e intensità. Dobbiamo imparare ad annusare il pericolo, ci piace anche stare nella metà campo avversaria. Sono molto contento di quello che sto vedendo. I ragazzi stanno bene insieme, è quasi un peccato si debba giocare domani… Ci dobbiamo confermare, vi posso assicurare che vedo un bell’ambiente e grandi allenamenti”.
Raspadori può essere una soluzione dal primo minuto?
“Sì. I giocatori devono sempre farsi trovare pronti coi cinque cambi e devono dare il massimo per dare una mano”
E lei cosa pensa della Serie A?
“Credo sia difficilissima. Ho lavorato all’estero, a livello tattico è molto complesso. Ecco perché chi allena da noi è molto preparato, bisogna saperne per allenare in Italia”.
Raspadori può partire largo?
“Ci può stare, ma l’importante è occupare le posizioni. Dipende come vogliamo coprire gli spazi, non è impossibile. Se ci fosse la possibilità è una zona di campo che può coprire”.
Cambiaghi è pronto a debuttare?
“Certo, altrimenti non l’avrei chiamato. Raspadori può fare entrambe le fasi, ha fisico e mentalità. Sicuramente è più attaccante di Cambiaghi o Zaccagni. Invece Cambiaghi ha entrambe le fasi ed è pronto”.