Italia, Spalletti è la chiave per la tua valorizzazione!

Prendere le redini di una nazion(e)ale non è mai facile, figuriamoci prendere le responsabilità di una nazionale “blasonata”, che agli ultimi due Mondiali di calcio non ha potuto partecipare per demeriti sportivi e che si trova a combattere con i mostri del passato anche per la prossima, imminente qualificazione all’Europeo. Luciano Spalletti tutto questo lo sa, ma alle sfide improbabili, impossibili non ha mai saputo rinunciare. Il suo compito è rivitalizzare e valorizzare un ambiente scosso, provato, turbato dagli ultimi risultati e riportare la Nazionale a giocarsi sfide importanti, insomma, quelle che storicamente, l’Italia, è stata sempre abituata ad affrontare.

Da dove partire

La partenza è dietro l’angolo e sulla carta è abbastanza semplice quanto complicata. L’avventura di Spalletti con la nazionale si apre con un solo imperativo: battere Macedonia e Ucraina e convincere. Semplice perché parlerà subito il campo e non lascerà spazio alle sensazioni. Complicato perché per il CT non c’è stato neppure il tempo di ambientarsi e già sarà tempo di giudizi, di fronte ai quali, purtroppo, non ci si potrà nascondere. Solo dopo aver trainato un’Italia non “sua” in questi due match, Spalletti potrà dare una forma reale e personale a questa nazionale.

Certamente non si potrà dire che Spalletti sappia perfettamente cosa aspettarsi da questi match, ma siamo certi che il mago di Certaldo conosca perfettamente le armi che questa nazionale possiede, i pericoli che i suoi 29 siano in grado di arrecare a qualsiasi reparto difensivo del Vecchio Continente e le potenzialità e le qualità intrinseche, che questo gruppo deve e può tirare fuori per raggiungere obiettivi e fare bene nell’immediato. Chissà se questo “miglior Spalletti” che vedremo sarà in grado di farci vedere la “miglior Italia” che da anni, sogniamo.

 

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Fonte foto: Italia

 

 

 

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