Jake O’Brien è l’unica nota positiva della stagione del Lione al momento, ma per capire come siamo arrivati a questo punto bisogna tornare un po’ indietro nel tempo.
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Dalla semifinale di Champions League all’ultimo posto in Ligue 1:
Il Lione, dalla stagione 2019/2020, ha avuto un netto calo in campionato e in Europa. Basti pensare che nella stagione 2019/2020 “Les Gones” sono sì arrivati al 7⁰ posto in campionato, complice anche l’interruzione della Ligue 1 a marzo per l’emergenza Covid-19.
Ma ciò nonostante, la squadra guidata da Rudi Garcia, che prese il posto di Savinho dopo un inizio complicato, arrivò in semifinale di Champions League, eliminando: la Juventus agli ottavi di finale e il Manchester City ai quarti di finale, solo il Bayern Monaco riuscì a fermare l’impresa di quella stagione.
La stagione successiva il Lione si classifica al quarto posto e si qualifica così in Europa League. Rudi Garcia lascia la squadra a causa della mancata qualificazione in Champions League e al suo posto arriva Peter Bosz, che si classifica all’8⁰ posto in campionato e raggiunge i quarti di finale di Europa League.
L’inizio della fine:
Altro anno, altro cambio di allenatore: Laurent Blanc diventa il nuovo tecnico della squadra, ma si classifica al 7⁰ posto e dunque arriva un altro cambio, al suo posto ecco Fabio Grosso.
Nonostante venisse da un’ottima stagione con il Frosinone, sono bastate 7 partite per porre la parola “fine” al rapporto tra il campione del mondo 2006 e il club francese. 1 vittoria, 2 pareggi, 4 sconfitte, pessimo rapporto con i giocatori e, secondo i giocatori con maggior esperienza, Fabio è uno degli allenatori peggiori che abbiano mai avuto.
Probabilmente verrà ricordato più per il triste incidente nella sentitissima partita contro il Marsiglia, dove ha rischiato di perdere un occhio, più che per quanto fatto con il club.
Al suo posto, ad interim, arriva Pierre Sage che ieri ha guidato la squadra nella partita contro il Lens, persa per 3-2 e che ha visto come doppio marcatore il difensore Jake O’Brien. Molto probabilmente, al posto dell’allenatore francese, arriverà Jorge Sanpaoli.
13 partite, 7 punti e ultimo posto in campionato, per la quarta squadra più titolata in Francia è umiliante.
Nonostante gli arrivi di gente come: Ernest Nuamah, Diego Moreira, Mama Baldé, Skelly Alvero e Ćaleta-Car, gente giovane per la maggior parte, ma anche d’esperienza, non tutti sono titolari ma di certo non sono acquisti da ultima classificata in campionato.
L’acquisto più sottovalutato e meno atteso tra tutti, che non dovrebbe nemmeno occuparsi di segnare, si sta rivelando essere il migliore e il più decisivo, come sempre il calcio sa essere strano.
La carriera di Jake O’Brien:
Jake O’Brien inizia la propria carriera nel Cork City, in Irlanda. Il 3 febbraio 2021 si trasferisce in prestito al Crystal Palace e, dopo 3 reti in 11 presenze, si trasferisce a titolo definitivo per soli 25.000 euro.
A gennaio 2022 si trasferisce in prestito allo Swindon Town, in League Two, dove colleziona 21 presenze e ottime prestazioni.
Ritorna dal prestito ma viene nuovamente ceduto a titolo temporaneo, questa volta in Belgio e in Challenger Pro League, al Racing White Daring Molenbeek, con cui segna 3 reti in 31 presenze e contribuisce alla promozione del club in Pro League.
Le prestazioni del giocatore non passano inosservate e, così, il Lione decide di acquistarlo per 1 milione di euro.
È il capocannoniere della squadra, con 3 reti in 7 presenze e ha regalato l’unica vittoria in stagione dei “Les Gones”.
Caratteristiche tecniche e fisiche di Jake O’Brien:
Parliamo di un difensore roccioso, con il vizio del gol, alto 197cm, possiede una buona velocità nonostante la stazza, è spesso ben posizionato, sa inserirsi molto bene offensivamente nelle azioni su palla inattiva, è poco falloso
(anche se a inizio carriera, al Cork City prese 5 cartellini gialli in 12 partite e al Crystal Palace prese 8 cartellini gialli in 28 partite),
non è mai stato espulso, non ha paura di intervenire in maniera ruvida o in scivolata, è spesso molto pulito ed entra in anticipo sui propri avversario.
Infine, vanta anche un’ottima precisione nei lanci lunghi e nei lanci corti. È un difensore moderno a tutti gli effetti ed è strano che non sia mai riuscito a debuttare in prima squadra con “The Eagles”.
Nonostante tutte queste qualità non ha mai debuttato in nazionale maggiore, ma è un perno dell’Irlanda U-21 e di questo passo arriverà sicuramente a debuttare con i ragazzi in verde.
Chissà cos’altro riuscirà a offrire il difensore classe 2001, primo giocatore irlandese a giocare in Ligue 1 dopo il 2000.
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Fonte immagine: X Lione