Juventus, Danilo: “Guardiola e Allegri alla pari”

Il nuovo capitano della Juventus, Danilo, ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport, dove parla del confronto Allegri-Guardiola, del caso Bonucci, della coppia Vlahovic-Chiesa e un accenno sulla situazione Paul Pogba. Il brasiliano ex Real Madrid e City ha già lasciato il segno in questa nuova stagione, grazie al gol che ha sbloccato la gara con l’Empoli al Castellani.

Max Allegri o Pep Guardiola?

“Guardiola e Max, per me, sono primi a pari punti.

Guardiola è per un calcio più posizionale, anche con lui ho giocato in più ruoli. A destra, al centro, a sinistra, in mezzo al campo. Dalla squadra pretende il controllo della partita in ogni momento, dà indicazioni precise, concede qualche libertà esclusivamente agli attaccanti.

Sono un centrocampista prestato alla difesa, in origine lo ero a tutti gli effetti. Con Max condivido moltissime cose, è leale, diretto, pochi giri di parole, e sa anche tornare sui suoi passi. Il nostro è un rapporto talmente franco da sfiorare la complicità. Ti dice: se con tre passaggi riesco ad arrivare in porta, perché devo impiegarne cinquanta? Max vuole soprattutto vincere. Se nel calcio non vinci non ti diverti e non diverti. È pratico, concreto. Se sono arrivato a questi livelli lo devo agli ultimi due anni con lui. Insiste molto sull’aspetto mentale, sulla libertà di espressione nel rispetto di certi codici tattici, e punta sui movimenti. Anch’io cerco ogni giorno di trasferire ai compagni quelle che sono le basi della mentalità vincente“. 

Caso Pogba?

“Sono dispiaciuto per quello che sta capitando a Paul. L’avevo visto molto più presente, la testa giusta. Gli sono sempre stato vicino, tante volte l’ho invitato a non mollare, a spingere e spingersi oltre. Non lo abbandono proprio adesso. Devo dire che qui alla Juve non mi sono fatto mancare nulla, dopo sei mesi il Covid, poi i problemi societari, adesso i guai di Paul. Speravo in una stagione più lineare“. 

Chiesa?

“Uno dei talenti più importanti dell’Italia, ha bisogno di essere coccolato, si può dire coccolato? Ha grande tecnica, ma deve imparare a competere in ogni istante. Ti porto l’esempio di Foden, altro talento, lui è uno che non si concede pause, è sempre in tiro. Federico deve arrivare al suo livello con la testa“.

Vlahovic?

“È molto giovane, ha avuto alti e bassi, ma fa parte del giusto percorso di crescita. Si mette addosso molte pressioni, deve imparare a gestirle. Se ci riuscirà diventerà uno dei migliori centravanti europei

Caso Bonucci-Juventus?

“Solo casualità, non si possono fare paragoni. Sono storie, caratteri e realtà differenti. Io voglio che la decisione di smettere sia mia e soltanto mia, spero di poterlo fare tanto con il club quanto con la Nazionale. So che nel calcio possono intervenire altri fattori, gli imprevisti, ma so anche che farò il possibile per avere il pieno controllo di quel momento, anticipandolo“.

 

Fonte foto: Juventus FC

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