Juventus, Di Gregorio: “L’assenza di Bremer? Ecco cosa cambia”

Michele Di Gregorio ha parlato ai microfoni di DAZN poco prima dell’inizio di Como-Juventus. Ecco le dichiarazioni, riprese da TuttoJuve, del portiere bianconero.

E’ la prima settimana, pesante, delicata, della stagione della Juventus?
“Io credo che un po’ tutte le partite siano diventate difficili. Sicuramente questa settimana lo è con tre trasferte, ma noi dobbiamo farci trovare pronti, a partire da oggi, che è il primo pensiero che dobbiamo avere”.

Cambia difendere con o senza Bremer?
“Cambia sicuramente a livello numerico e Bremer ci dà una mano come ci danno una mano tutti i difensori e tutti i componenti della squadra. E’ un’assenza che sicuramente pesa, ma chi giocherà si farà trovare pronto perchè siamo una squadra seria, dei ragazzi seri e oggi vogliamo fare una grande prestazione”

Non solo Di Gregorio: le parole di Tudor prima di Como-Juventus

E’ già un test decisivo per la sua Juventus visti i tanti impegni in trasferta dopo i cinque pareggi consecutivi?

“Non c’è niente di decisivo, è tutta la vita che è decisivo, da quando sono bambino, che gioco a calcio dai 10 anni, poi per l’allenatore è sempre decisivo, il che vuol dire che non è mai decisivo. Bisogna fare una bella gara, bisogna imporsi su un campo difficile, contro un squadra organizzata. L’abbiamo preparata in due giorni, quello che si è potuto preparare, perchè c’erano le nazionali, e via”.

La Juve facendo risultato oggi andrebbe prima in classifica. L’infortunio di Bremer ti può dispiacere, ma può lanciarti in qualcosa di tattico un po’ più offensivo.

“No, l’infortunio di Bremer non c’entra niente con le scelte che si fanno, si prova a fare quello che si ritiene il meglio per la squadra per il momento. Niente più, niente meno. I ragazzi hanno voglia di fare bene, li ho visti bene in questi pochi allenamenti che abbiamo fatto e vediamo cosa succede in campo. Difesa a quattro? Ma chi ha detto che passiamo a quattro, vediamo, si gioca tra un po’”.

Cos’hai detto a Henry?

“Gli ho detto che deve tifare la Juve, ha giocato nella Juve, è juventino, non può tifare per il Como, era in difficoltà (ride). È un grande, in tutti i sensi, un campione, poi capisce tanto di calcio, c’ha i modi, è bravissimo”.

Leggi anche