Samuel Mbangula, dopo essere stato lanciato da Thiago Motta alla Juventus, ha deciso di lasciare l’Italia per approdare in Germania, al Werder Brema. Ecco le sue parole in un’intervista.
Prima l’esperienza in Next Gen, poi la prestazione clamorosa all’esordio: Samuel Mbangula aveva fatto innamorare i tifosi juventini, salvo poi decidere di lasciare Torino. Il belga infatti, nell’ultima sessione di mercato, ha accettato la proposta del Werder Brema, che fin da subito è stato capace di mettere in risalto il suo talento. Ora l’obiettivo è la nazionale belga, ma l’ex bianconero vuole procedere con calma. Ecco le sue parole in un’intervista a RTBF , riprese dal Corriere dello Sport.
Juventus, Mbangula: “Qui in Germania il mio stile di gioco si abbina meglio, ci sono più spazi”
Perché hai lasciato la Juventus?
“Cambiare aria mi ha fatto bene. Alla Juve, dopo un inizio travolgente, si era insinuata una certa paura di fallire. Ero passato da una situazione in cui non ci si aspettava nulla da me a un’altra in cui ci si aspettava tutto da me. È una fase che bisogna attraversare nella propria carriera. Oggi mi metto meno pressione perché ho capito che non serve a nulla“.
Come ti trovi in Germania?
“È bello ritrovare spazio in un campionato il cui stile di gioco mi si addice di più. Ci sono più spazi, si gioca di più. In Serie A era più chiuso, più tattico. In Germania si dà spazio al collettivo, ovviamente, ma anche alle individualità. Il mister (Horst Steffen) mi ha detto di non preoccuparmi, che avrei avuto la libertà di cui avevo bisogno“.
Il sogno Belgio.
“È vero che il Belgio produce molti più ali di qualità rispetto ad altre nazioni. I giocatori che ci hanno fatto sognare, che abbiamo guardato durante tutta la nostra infanzia, erano ali. È logico che vogliamo imitarli. Il talento non manca in Belgio, purtroppo o per fortuna, si sviluppa in quel ruolo. Da parte mia, posso contare sulla mia versatilità. Il mio ruolo principale è quello di ala, ma posso giocare come numero 10 dietro l’attaccante o anche come centrocampista centrale e in altre posizioni. Quindi non ho paura della concorrenza“.
Come pensi di convincere Garcia?
“Continuo a mettermi alla prova quando vengo in Under 21. A un certo punto, sarà il momento di tornare in prima squadra. O forse no. Non lo so. Ho fiducia in me stesso, nei piani di Dio e vedremo come andrà…“, racconta serenamente Mbangula, che sottolinea come non sia “ossessionato” dalla partecipazione alla prossima Coppa del Mondo.