Il campionato australiano sta prendendo piede e la sua popolarità aumenta a dismisura grazie alla presenza di numerosi sponsor e di emittenti televisivi. In questi 5 anni l’A-League è stata vinta 3 volte dal Melbourne City, una volta dal Sidney FC e dal Perth Glory. Ultimamente stanno nascendo astri nascenti importanti per la crescita e la credibilità del calcio australiano. Il nome più altisonante e forse più recente è quello di Nestory Irankunda, talento classe 2006 prelevato dal Bayern Monaco. Ogni anno ci sono calciatori e squadre rivelazioni poiché il budget a disposizione per le società non è elevato e la progettualità assume un ruolo molto sintomatico.
Il sinuoso andamento delle compagini australiane
A corroborare ed evidenziare questa tendenza è la stagione 23/24 del campionato australiano. Melbourne, Central Coast e Adelaide United nella passata stagione erano arrivate rispettivamente alla prima, seconda e terza posizione. In questa stagione sono rispettivamente al settimo, ottavo e sesto posto su 12 squadre partecipanti. Ma a stupire gli appassionati è l’attuale primo posto presidiato dai Wellington Phoenix che, udite udite, non sono un club australiano bensì neozelandese.
Come nascono i Wellington Phoenix
Dopo il fallimento dei Football Kingz (2005/06) e dei New Zealand Knights (2006/07), sembrava certo che la Federazione calcistica australiana avrebbe chiuso con un club professionistico neozelandese nella Hyundai A-League. Terry Serepisos, un uomo d’affari di Wellington, mise a disposizione un milione di dollari per fondare un nuovo club da iscrivere all’A-League. La FFA (federazione calcistica australiana) accettò la proposta e venne ufficialmente creata una squadra di Wellington con una licenza triennale concessa il 19 Marzo 2007. Il 26 Agosto sono scesi in campo al Westpac Stadium pareggiando per 2-2 con il Melbourne Victory, ai tempi miglior squadra dell’A-League.
Mercato Atalanta, le mosse di mercato per una Dea da Champions
Gli sviluppi del club di Wellington nel campionato australiano
Nel Settembre 2011, il Phoenix è stato rilevato da Welnix, un consorzio composto da alcuni degli imprenditori più influenti e di successo di Wellington. Con un acume commerciale e un’integrità professionale senza pari nel mondo degli affari neozelandese, questo consorzio ha assicurato il futuro del Phoenix per molti anni. Nel Febbraio 2016, la FFA ha concesso al Wellington Phoenix un’estensione della licenza di 10 anni. Dalla sua fondazione il club neozelandese non ha mai avuto grandi chance di vincere il campionato. Il massimo risultato ottenuto è stato un terzo posto nella stagione 19/20. Circa il 75% dell’attuale rosa è neozelandese, ciò permette anche alla nazionale maggiore di crescere a vista d’occhio. Parliamo pur sempre di calcio oceanico eppure un calciatore dei Wellington Phoenix ha attirato particolarmente l’attenzione di molteplici scout internazionali. Il suo nome è Alex Paulsen, portiere neozelandese classe 2002. I suoi interventi stanno regalando il momentaneo primo posto ai gialloneri neozelandesi. Ha una media voto di 7.97 il quale gli permette di essere il miglior portiere della stagione e secondo miglior giocatore del campionato australiano per valutazione media a partita. Si sono giocate 9 gare, ne mancano ancora 17, ma i Wellington Phoenix si trovano a +3 dai Melbourne Victory secondi e possono davvero sradicare un titolo che geograficamente neanche gli dovrebbe spettare.
LEGGI ANCHE 👉 Napoli, un calciomercato invernale per tornare a lottare per il titolo
Volete rimanere aggiornati sul mondo del calcio?
Se volete restare aggiornati su tutto il mondo del calcio, rimanete sintonizzati sul nostro sito e sulla nostra pagina Instagram @direttacalciomercato
Fonte foto: X Wellington Phoenix