Il Rwanda è uno degli esempi più significativi di rinascita sociale, politica, economica e anche sportiva.
Una storia macchiata dal genocidio
Il paese africano è tristemente conosciuto per il genocidio del 1994, uno degli omicidi di massa più sanguinari e brutali della storia.
Gli Hutu rappresentavano la maggioranza etnica in Rwanda, i Tutsi erano una minoranza ma costituivano l’élite del paese.
L’efferato obiettivo degli Hutu fu quello di effettuare una pulizia etnica sterminando completamente i Tutsi.
Il genocidio portò ad un numero spropositato di morti che varia dai 500 Mila al milione.
Questa brutale vicenda rimarrà immortalata nella storia della terra dei grandi laghi africana.
La rapida rinascita della “Svizzera africana”
Dimenticare è sbagliato, ma certamente si può cambiare pagina e il Rwanda adesso è uno dei paesi più prestigiosi e rigogliosi di tutto il continente.
Hutu e Tutsi adesso possono convivere pacificamente, possono sposarsi e vivere nella normalità.
C’è un massimo coinvolgimento delle donne nel mondo del lavoro, forte crescita dell’istruzione sia maschile che femminile, miglioramento di infrastrutture e incremento notevole della salute.
Il 90% della popolazione può accedere al sistema sanitario, la mortalità infantile è diminuita di 2/3 terzi e molto altro ancora.
Insieme alla Norvegia, il Rwanda ha deciso di lottare contro l’inquinamento da plastica impedendone la produzione e l’uso nel paese.
L’importanza di “Visit Rwanda” nel calcio locale
Inoltre, avrete sicuramente notato la scritta “Visit Rwanda” nelle magliette di Arsenal e PSG, questa è una delle tante partnership strategiche per promuovere il turismo da parte del Rwanda Development Board.
Qualche giorno fa anche il Bayern Monaco, colosso del calcio tedesco, ha deciso di esporre il marchio Visit Rwanda sulle proprio magliette e di costruire la Bayern Academy nel paese africano.
La squadra di calcio tedesca del Bayern Monaco ha annunciato pochi giorni fa una partnership quinquennale per lo sviluppo del calcio e la promozione del turismo con il Rwanda.
Aurore Mimosa Munyangaju, ministro dello Sport rwandese, ha dichiarato:
“Noi siamo entusiasti di collaborare con l’FC Bayern per sostenere lo sviluppo del calcio giovanile per ragazzi e ragazze del nostro paese. Non vediamo l’ora di creare l’Accademia dell’FC Bayern dove i loro allenatori esperti condivideranno la conoscenza del gioco con allenatori e giocatori locali. Questa partnership permette ai rwandesi di affacciarsi al calcio europeo e poter eccellere.
Il rapporto indissolubile col PSG
Nel 2019 il PSG ha felicemente preso parte all’apertura di un’accademia al sud del paese adottando un metodo scrupoloso e attento per la ricerca dei migliori talenti.
Ogni anno, circa 500 bambini della comunità locale sono invitati a partecipare a corsi o eventi unici organizzati per far vivere loro un assaggio dell’esperienza del Paris Saint-Germain.
Durante l’inaugurazione, i presenti hanno potuto incontrare l’iconica leggenda parigina Rai e unirsi a lui per una sessione di allenamento.
Lo staff del PSG applica una selezione dei giovani talenti sulla base di cinque criteri chiave ovvero: abilità tecniche (tecnica individuale, rapporto con la palla), capacità motorie (velocità, agilità), impegno (atteggiamento, aggressività, intensità nel gioco). duttilità (posizionamento, occupazione in campo e variazione di ruolo) e intelligenza tattica (comprensione del gioco e possibili sviluppi di esso).
Ogni criterio ha 4 punti e i giovani giocatori che hanno raggiunto il grado A in ogni reparto vengono automaticamente selezionati per un ulteriore fase di selezione.
Ogni scuola fornisce i 60 migliori giovani giocatori per partecipare alla selezione. I ragazzi sono divisi in quattro gruppi e ad ognuno di esso viene assegnato un allenatore che mette alla prova le loro abilità durante gli allenamenti e li valuta in base ai criteri stabiliti. Tutto ciò sotto la supervisione del direttore tecnico dell’accademia Grace Nyinawumuntu.
Dopo le sedute, l’allenatore fornisce i voti di valutazione ad ogni giovane giocatore e li combina con i voti del direttore tecnico.
La selezione finale prevede un numero di 200 bambini.
I giovani giocatori che si qualificheranno per entrare nell’accademia si riuniranno per le sessioni di allenamento quotidiane presso il centro di allenamento dell’accademia del PSG e torneranno a casa, oppure a scuola, dopo le sessioni.
L’accademia fornisce tutto il kit di formazione e le attrezzature importanti per entrare in piena attività.
Inoltre, I parigini hanno messo a disposizione due uffici all’interno dello stadio dove lavorerà quotidianamente lo staff tecnico, oltre ad uno stock riservato al materiale didattico per il settore giovanile.
Una nazionale pronta ad emergere
Per quanto riguarda la nazionale, le potenzialità di diventare una realtà temibile sono basse al momento, però ci sono stati diversi miglioramenti.
Il Rwanda è calcisticamente cagionevole, si è qualificata solo una volta alla Coppa d’Africa e fu nel lontano 2004.
E anche quest’anno ha chiuso ultima nel girone con 3 punti, l’unica prerogativa è stato il pareggio raccolto contro i campioni in carica del Senegal.
I progressi del campionato rwandese
Affacciandosi invece al calcio locale, l’obiettivo è di emulare i campionati europei e personalizzare la monetizzazione su modelli di business simili.
La Premier League rwandese sembra aber intrapreso questa strada, ha firmato un importante accordo di sponsorizzazione con AzamTV, una società di pay TV tanzaniana che sta facendo passi da gigante nel mercato della pay TV dell’Africa orientale. L’accordo ha un valore di 2,3 milioni di dollari su un periodo di cinque anni. I rappresentanti di AzamTV insieme ai funzionari della Federcalcio rwandese, hanno espresso la loro gioia in seguito al raggiungimento dell’accordo tra entrambe le parti.
Per la Premier League rwandese, il nuovo accordo di sponsorizzazione rappresenta entrate e visibilità, difatti AzamTV trasmetterà il campionato in Tanzania, Burundi, Uganda e anche in Kenya.
Per aumentare il suo appeal, questo tipo di visibilità è fondamentale poiché i campionati locali in Africa continuano a confrontarsi con lo schiacciante interesse dei tifosi locali per i campionati europei.