Lazio, Kamada può rinascere sotto la guida di Tudor?

La stagione della Lazio e di Daichi Kamada non è stata semplice sino ad oggi. In campionato la squadra biancoceleste si trova al 9⁰ posto in classifica, a -11 dalla zona Champions, mentre Kamada ha riscontrato delle difficoltà che non previste all’inizio della stagione; lui per esempio ha disputato solo 20 gare su 29 in Serie a, di cui 8 da titolare. Il problema, con Sarri, era principalmente tattico e di poca comunicazione tra le due parti, dato che secondo il tecnico toscano il giocatore giapponese è un ragazzo più chiuso e molto meno espansivo, dunque risulta più difficile capire cosa non stia funzionando.

Con il gioco di Tudor potrebbe venir rivitalizzato un giocatore che all’Eintracht Francoforte ha dimostrato qualità importantissime, talmente tanto che prima di approdare alla Lazio il calciatore era corteggiato da Barcellona, Atletico Madrid, Borussia Dortmund, Milan e Napoli. Secondo Sarri il problema era di equilibrio tattico, poiché avere 2 mezzali come Luis Alberto e Kamada in campo non soddisfava i requisiti tattici del tecnico. Il nuovo allenatore dei biancocelesti ama giocare con il 3-4-2-1, con 2 trequartisti dalle qualità tecniche abbastanza diverse tra loro (come per esempio Barák e Caprari ai tempi dell’Hellas Verona), con un giocatore offensivo e pronto ad allargarsi, mentre un altro trequartista è pronto a tornare indietro e ad aiutare durante la fase di non possesso; quest’ultimo ruolo si adatta alla perfezione per le caratteristiche di Kamada.

Le parole di Tudor su Kamada:

Il calciatore è finito nel dimenticatoio con Sarri però con Tudor si prospetta un cambio di marcia, necessario se il giapponese ex Francoforte vuole rinnovare il contratto che lo lega alla Lazio. L’ex allenatore del Marsiglia ha dichiarato le seguenti parole sul giocatore: “Kamada è un giocatore completo, che ha corsa e qualità di gioco. All’Eintracht ha giocato sia trequartista, sia in mezzo al campo. Lo ritengo più adatto al calcio che faccio io, che a quello che veniva fatto precedentemente. Ha doti importanti, che a me piacciono. L’ho visto allegro. Ora vedremo in campo”.

Parliamo pur sempre di un giocatore che con la sua ex squadra ha realizzato 40 reti e 33 assist in 179 partite, però parte comunque dietro a Zaccagni e Luis Alberto nelle gerarchie. Di certo avrà più opportunità per mettersi in mostra, con un gioco che dovrebbe riuscire a valorizzare le qualità del giapponese, che tra l’altro non è nemmeno stato convocato per la Coppa D’Asia di quest’anno. Per salvare la sua esperienza alla Lazio serviranno 2 mesi di qualità assoluta, come d’altronde ci ha abituati ai tempi del Francoforte e Tudor è l’uomo giusto per fargli realizzare quest’obiettivo.

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Fonte immagine: Imago

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