L’ex Napoli Koulibaly si apre: “Non ho rimpianti, sull’Arabia c’è una percezione sbagliata”

L'ex Napoli Koulibaly si apre: "Non ho rimpianti, sull'Arabia c'è una percezione sbagliata"

L’ex difensore del Napoli Kalidou Koulibaly si è aperto a La Gazzetta dello Sport, dove ha parlato della sua carriera.

Dopo una vita passata al Napoli, Kalidou Koulibaly ha lasciato l’Italia. Prima, l’obiettivo era un posto da protagonista al Chelsea, poi il trasferimento in Arabia. Il senegalese gioca nell’Al-Hilal, squadra allenata da Simone Inzaghi e culla di diversi calciatori importanti. Ora, la vita del calciatore è incentrata, oltre alla carriera da professionista, sull’Academy calcistica che ha creato nel suo paese, il Senegal. L’ex partenopeo si è aperto in un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole.

L’ex Napoli Koulibaly: “Voglio investire per dare al Senegal quello che ho ricevuto”

Amo tutti i club che mi hanno accolto e regalato soddisfazioni ma Napoli di più, ha un posto speciale per me. Sono felicissimo per i due scudetti, testimoniano la capacità della società nel restare tra le grandi. E penso che pure quest’anno possa farcela, De Laurentiis e Conte hanno posto le condizioni per riprovarci e riuscirci. Certo, le avversarie non mancano, c’è l’Inter, poi anche il Milan e la Juventus, ma se prendi una leggenda del calcio come De Bruyne, vuol dire che hai intenzioni grossissime“.

Su Inzaghi?

Inzaghi sa che tifo Napoli, ovviamente. Persona splendida e allenatore di livello, con la storia che lo racconta in pieno con le due finali di Champions e uno scudetto con l’Inter , con ciò che ha realizzato alla Lazio. Parliamo tanto, ovviamente in italiano. E ha uno staff preparatissimo, mi trovo benissimo“.

Hai provato a convincere Osimhen a venire in Arabia?

C’è stato modo di sentirci, gli ho illustrato con franchezza la nostra realtà in Arabia Saudita, gli ho spiegato che c’è una visione limitata o distorta del nostro torneo, dove ci sono giocatori di spessore, da Cristiano Ronaldo in giù. Mi ha spiegato che Istanbul ha accolto con entusiasmo lui e la sua famiglia, che ci sono ambizioni forti. Ha fatto la sua scelta. Gli auguro il meglio“.

Come procede l’Academy?

“Abbiamo iscritto i ragazzi a scuola, d’accordo con i genitori. Ci prendiamo cura di loro. Diamo alloggio, vestiti, cure mediche e quello di cui hanno bisogno. Vogliamo aiutarli a diventare uomini con la “U” maiuscola. Cresceranno, diventeranno uomini e magari, chissà calciatori di successo. Con questa iniziativa restituisco alla mia Africa ciò che mi ha dato da bambino. Dal Senegal non si dovrà più scappare”.

Koulibaly su Albiol: “Mi ha reso il giocatore che sono, lo ringrazierò sempre”

Com’è l’Arabia Saudita?

“Mai avuto rimpianti, nella mia carriera. E poi il campionato arabo sta crescendo di livello, mica siamo lì in vacanza. Il mio Al-Hilal nella Coppa del Mondo per club ha dimostrato di essere all’altezza dei top club europei. Giocare in Arabia è stata la scelta giusta, perché ho la possibilità di realizzare un po’ alla volta tutte le idee che avevo in testa. Sapevo che i guadagni da calciatore mi avrebbero aiutato a regalare benessere alla mia famiglia e a restituire qualcosa anche al mio Senegal”.

È tornato Albiol, in Italia.

“Mi ha reso il calciatore che sono e non smetterò mai di dirgli grazie, di volergli bene. Un professionista esemplare”.

Leggi anche