L’Islanda è pronta ad aprire un nuovo ciclo?

L’ultima volta che l’Islanda ha giocato gli europei era il 2016 e in quell’anno riuscirono a strappare il pass per i quarti di finale, un risultato storico per una nazione di circa 380 mila abitanti. 2 anni più tardi la “generazione d’oro” islandese riuscì addirittura a qualificarsi per i mondiali del 2018. Gli uomini di Hallgrimsson conclusero poi il girone all’ultimo posto con un solo punto racimolato contro l’Argentina.

 

Dai mondiali in Russia è iniziata una parabola discendente per l’Islanda a causa di un mancato, o meglio, ritardato processo di ringiovanimento della nazionale. L’età media della nazionale islandese ai mondiali del 2018 ammontava a 31 anni. Il deprecabile decadimento dell’Islanda è avvenuto ma si sta aprendo un nuovo auspicabile ciclo vincente per la Terra del Ghiaccio.

Come gioca l’Islanda?

Parliamo comunque di una rinascita piuttosto lenta per l’Islanda che nel proprio girone di qualificazione ha terminato al quarto posto dietro a Lussemburgo e Slovacchia, non proprio due corazzate. Poco tempo fa però l’Islanda ha vinto con il risultato roboante di 1-4 contro l’Israele, una compagine comunque di ottimo livello. Tra pochi giorni gli uomini di Hareide si giocheranno un posto agli Europei contro l’Ucraina, avversario ben più ostico dell’Israele. I presupposti per eseguire un’ottima prestazione sono possibili ma ovviamente sono i gialloblù i favoriti della gara.

L’attacco, tra qualità e talento

Il nome su cui la nazionale islandese fa più affidamento è sicuramente Albert Gudmundsson, giocatore che conosciamo molto bene. La sua prima stagione in Serie A col Genoa sta andando alla grandissima, 10 gol e 3 assist in 27 partite. Il 26enne è al pieno della sua carriera e uno dei suoi principali obiettivi è quello di portare l’Islanda sul tetto del mondo. In attacco non troviamo però  solo Gudmundsson tra i giocatori di grande agilità, tecnica ed intelligenza calcistica.

A fare compagnia ad Albert c’è Orri Oskarsson, calciatore classe 2004 del Copenaghen. Con l’Israele non ha disputato una grandissima gara ma le sue qualità sono indiscutibili. La discontinuità nelle prestazioni è una delle poche cose che possiamo recriminare al calciatore. In questa stagione di Superliga danese ha totalizzato 3 gol e fornito 3 assist, numeri ancora carenti per poter essere adocchiato da qualche compagine di livello nei top 5 campionati. Il potenziale per raggiungere livelli semi-top c’è eccome, sta tutto ad Oskarsson dimostrare di essere uno dei talenti più cospicui del panorama calcistico islandese.

Il centrocampo dell’Islanda, un’alchimia perfetta

Il 4-4-2 adottato da Hareide regala grande imprevedibilità e alchimia specialmente a centrocampo dove abbiamo due profili dalle caratteristiche totalmente differenti in grado però di completarsi. A guidare il cuore del centrocampo è Arnor Trauatason, uno dei calciatori più esperti della nazionale nonché uno dei migliori profili del campionato svedese.

Arnor è un centrocampista con un notevole istinto del gol che nel corso della sua carriera ha vestito maglie importanti: Rapid Vienna, AEK Atene e Malmo su tutte. Oltre ad un incredibile dote in fase realizzativa Arnor è capace di svolgere con ottimi risultati la fase difensiva. Ha una grandissima intelligenza tattica e ottime doti balistiche. I suoi bassi ritmi di gioco causati da una velocità, agilità e accelerazione carente non gli hanno permesso di fare quel salto di qualità che probabilmente avrebbe meritato nel corso della sua carriera. Al momento gioca nel Norkkoping e nella passata stagione di Allsvenskan ha messo a segno 9 gol, niente male per un centrocampista centrale di contenimento.

Il suo compagno di reparto ha  un futuro ben più radioso, non a caso è il secondo giocatore col valore di mercato piu alto in rosa dopo Gudmundsson. Si tratta di Hakon Haraldsson, centrocampista classe 2003 del Lille. La sua prima stagione in un campionato top non è stata proprio rose e fiori per il giovane Hakon. Con i mastini ha disputato solamente 8 partite da titolare ed ha realizzato solo un gol in campionato contro il Tolosa. Il suo ruolo naturale sarebbe il trequartista ma il classe 2003 ha dato il meglio di sé proprio in nazionale da centrocampista nel 4-4-2. La peculiarità di questo talento sta proprio nella sua enorme duttilità. Haraldsson nell’ultima partita contro il Brest è stato messo esterno sinistro ed ha fatto una buonissima prestazione. Sia lui che Oskarsson sono giocatori di grandissimo talento ma il loro potenziale deve ancora sbocciare.

Gli esterni di centrocampo sono Sigurdsson e Willumson. Il primo, dopo un’ottima stagione col Norkkoping, è salpato oltremanica recandosi ai Blackburn Rovers, club di Championship. Da esterno di attacco il classe 99‘ ha messo a referto 5 gol e fornito 2 assist ai compagni. Willumson è invece uno dei pionieri della rivelazione dell’Eredivisie ovvero i Go Ahead Eagles. I giallorossi hanno sempre lottato per la salvezza mentre quest’anno si trovano al settimo posto a -4 dall’Ajax quinto. Il capocannoniere della squadra è proprio Willumson con 6 reti. Il classe 98′ è un calciatore dal dribbling secco. È in grado di saltare l’uomo con grande velocità ed efficacia, profilo imprescindibile sia per il club olandese sia per la nazionale.

Il nome più importante della catena difensiva è il difensore centrale, nonché capitano, Ingason. Dopo una parentesi al Granada il classe 93‘ ha ritrovato la sua dimensione prima al Paok Salonikko e adesso al Midtjylland primo nel campionato danese.

Islanda
Kristian Hylnsson a soli 16 anni si allena con la prima squadra dell’Ajax (X Ksi.Is) diretta calciomercato.com

Kristian Hylnsson, un talento da seguire

Il prossimo talento da seguire? Senza dubbio Kristian Hylnsson è un giocatore dal potenziale gargantuesco capace di stravolgere la gara con le sue giocate. In patria lo hanno affibbiato con il soprannome di De Bruyne d’Islanda. In effetti la visione di gioco può ricordare vagamente il fenomeno belga ma ovviamente andiamo piano con i paragoni. Con la maglia dell’Ajax il classe 2004 ha segnato 6 gol e fornito 1 assist. Il modulo adottato da Hereide non lo aiuta molto essendo un trequartista ma le sue qualità sono fondamentali per la crescita del movimento islandese.

 

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