Lucio, la rivelazione shock: “Ero in fiamme, mi son gettato in piscina! Episodio difficile da superare”

Lucio Inter

Durante una piacevole intervista a ‘La Gazzetta dello Sport‘, Lucio è tornato a parlare di uno spiacevole incidente capitatogli circa quattro mesi fa: ecco le sue parole.

È il weekend del derby d’Italia, quello tra Juventus ed Inter. Inevitabilmente, tra i nomi più memori dei giocatori che hanno vestito entrambe le maglie, spicca quello di Lucio. Il difensore brasiliano, che ha vestito la maglia dei bianconeri a malapena per 6 mesi, è invece stata una leggenda del club milanese. L’ex Bayern Monaco è stato uno dei grandissimi protagonisti del triplete conquistato nella stagione 09/10 sotto la guida di José Mourinho. In occasione della grande sfida del weekend, Lucio si è concesso ad una bella intervista a la ‘Gazzetta dello Sport‘, durante la quale è tornato su uno spiacevole episodio capitatogli pochi mesi fa.

Lucio: “Mi è esploso addosso un camino, ma Dio mi ha dato un’altra possibilità”

Le parole di Lucio, rilasciate a ‘La Gazzetta dello Sport“”Sono qua a raccontarlo, Dio mi ha dato un secondo tempo della partita: ci vorrà tempo per superare lo shock, soprattutto nella testa. Ci vorranno ancora alcuni mesi prima di poter tornare al 100%, però posso dire che il peggio è alle spalle. Il ricovero è stata la cosa più dura, un vero trauma. Le ustioni sono un tipo di lesione molto difficile da affrontare, sia fisicamente che psicologicamente. Continuo ancora il trattamento sulla pelle, che è lungo, ma sto migliorando”.

Sull’accaduto: “È avvenuto in maniera improvvisa, mentre cenavo a casa di amici, poco dopo aver festeggiato i miei 47 anni l’8 maggio. A un certo punto il camino si era spento, e purtroppo un amico, nel tentativo di ravvivare il fuoco, ha gettato sopra un bidoncino di alcol e lì c’è stata l’esplosione. Io ricordo soltanto le fiamme sul volto, sulle braccia e sulle gambe. Mia moglie, non è rimasta ferita e a quel punto mi sono lanciato in piscina. Sono stato trasferito da Brasilia al Rio Grande do Sul il 21 maggio, e ricordo bene la difficoltà a dormire per via del dolore. Non avevo mai passato così tanto tempo in ospedale, le operazioni sono state necessarie per rimuovere tessuti e medicazioni particolari”.

Le parole sull’Inter: “Chivu? Sembra sia in panchina da anni!”

Che impressione le fa il suo ex compagno Chivu? “Sembra che sia lì da sempre! Pensare che a 15 anni dal Triplete uno di noi alleni la squadra è un orgoglio. Se penso a lui, mi torna in mente la nostra grande difesa, la nostra voglia di aiutarci che può essere ispirazione anche adesso. Penso alla notte col Barcellona: scherziamo ancora sul bus parcheggiato davanti alla porta, per caricarmi e spezzare la tensione Cristian mi ha detto che avremmo sgonfiato il pallone a Messi. E così è stato. Ora dovrà dimostrare sul campo capacità e competenza ma, da difensore, la sua nuova idea di pressing mi piace”.

Qual è la priorità per il suo ex compagno? “Partiamo dai big che sono rimasti: Lautaro e Thuram non ce li ha nessuno in Italia, anche se stavolta con Bremer sarà una bella sfida perché avranno contro un difensore straordinario che cambia la Juve più di qualsiasi nuovo acquisto. Poi Calha, anche se criticato, è il regista migliore del campionato e gli italiani della squadra, da Barella a Dimarco, raramente sbagliano. Detto questo, per me la priorità è sistemare la difesa…”.

Come vede il nuovo brasiliano in nerazzurro? “Speriamo di vederlo, intanto… Ho seguito un po’ l’evoluzione di Luis Henrique in Ligue 1, che è un campionato molto fisico e veloce: credo possa portare qualità e aggiungere qualcosa di importante all’Inter. Una partita chiusa contro la Juve potrebbe avere bisogno di un po’ di follia brasiliana e di dribbling”.

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