Il difensore del Manchester City, Kyle Walker, ha presentato in conferenza stampa il match di domani contro il Real Madrid. L’esterno inglese si è detto fiducioso di raggiungere la finale di Champions League e ha analizzato in particolare modo il duello che l’ha visto protagonista contro Vinicius Jr.
Sulla partita di domani
“È importante per tutti nello spogliatoio. Sappiamo quali sono gli obiettivi alla fine, è una settimana importante per il club. Ci siamo messi in una buona posizione rispetto a due mesi fa. Per portare l’1-1 all’Etihad, siamo più che fiduciosi di ottenere un risultato. Speriamo di poterlo fare di nuovo”.
Sulla vittoria della Champions League
“Mi sarebbe piaciuto vincere contro il Chelsea. È stata una curva di apprendimento. Questo gruppo di giocatori è abbastanza buono, abbiamo superato le situazioni. Ricordo che contro il Tottenham pensavamo che Aguero avesse segnato e che fossimo passati. Abbiamo avuto momenti difficili e momenti positivi. Questa è la ciliegina sulla torta, speriamo di poter scrivere il nostro nome nei libri di storia.
“Se si guarda al Man United e a ciò che ha fatto, quando si viene paragonati a quella squadra, si vincono innumerevoli titoli. Noi ne abbiamo vinti 5 in 6 anni, se riusciamo a tagliare il traguardo. Non è finita, dobbiamo fare risultato contro Chelsea, Brighton o Brentford. Questo manca al club, ai proprietari, alla quantità di denaro che hanno investito, lo dobbiamo a loro. La finale contro il Chelsea, non avendo fatto una prestazione all’altezza, la dobbiamo a noi stessi. Domani abbiamo un avversario difficile per arrivare in finale, poi è una finale, tutto può succedere. Il Milan e l’Inter sono club enormi. Guarderemo quella partita e la studieremo a fondo, ma la prima cosa da fare è arrivare in finale”.
Sul ritorno nella rosa del Manchester City in questa stagione
“Devo reagire in modo professionale, è il mio manager. Non si può essere d’accordo con alcune opinioni, ma quello che ha fatto per me e per il City è a dir poco straordinario. Ovviamente fa male, si comincia a dubitare di se stessi. Devi tornare alle basi, a ciò che sai fare bene, e dimostrare che si sbagliano. Ho abbassato la testa. Sono uno dei capitani, dovevo assicurarmi che la mia delusione non si manifestasse alla squadra”.
Sulla ripresa della stagione
“In Champions League stavamo andando bene, in Premier League c’era un grande divario. Era una linea sottile: se perdevamo o pareggiavamo, poteva essere tutto finito. Con questo gruppo, nulla è finito. Siamo pronti per il finale di stagione. Con Gundo scherzavamo sul fatto che negli ultimi due mesi si è trasformato nel primo Zidane. Sono vincitori nati, a volte bisogna brillare”.
Sul suo ritmo rispetto a Erling Haaland
“Ho 32 anni ma non sono vecchio, mi sento ancora bene, in forma, a parte l’infortunio all’inguine prima del Mondiale. Mi sono mantenuto in buona forma, mi prendo cura di me stesso fuori dal campo. Lavoro in palestra. Devo ringraziare i miei genitori e la loro genetica, alcuni giocatori iniziano a rallentare. Uno dei tecnici sportivi ha detto che ho raggiunto i 37,5 anni, non sto rallentando.
“Il manager non ama fare le cose per lunghi periodi, entrambi abbiamo bisogno di tempo per andare a regime. Erling è molto veloce, alcuni attaccanti non creano queste occasioni. Alcuni attaccanti usano la loro forza. Io devo ancora appoggiarmi a me stesso”.
Un pensiero su Vinicius Jr.
“Non credo che si tratti solo di A e B, è un gioco di squadra. È una battaglia personale, contro uno dei migliori giocatori del mondo. Ho affrontato molti che sono stati bravi quanto lui. Chiunque venga scelto per giocare contro di lui, sarà una grande battaglia.
“La prendo come una partita qualsiasi, bisogna portargli rispetto. Come Mbappe ai Mondiali. Bisogna dargli il rispetto che meritano. Rappresento il City, l’ambizione del club è enorme. Se non posso competere con questi giocatori di alto livello, non dovrei essere qui. Devo essere sicuro di confrontarmi con i migliori e di poterli affrontare”.
“Sono andato ad abbracciarlo perché ha cercato di darmi un colpetto di arcobaleno. Gli ho detto: “Per favore, non provarci più e fammi diventare un meme”. I pugili fanno un combattimento e dopo si stringono la mano. Si dà il giusto livello di rispetto perché se lo meritano. Portando un club enorme oltre il traguardo della CL, si mostra il proprio rispetto. Domani sera gli darò il rispetto che merita, ma prima di allora è un cane che mangia cane.
“È un ottimo giocatore, fa quello che deve per portare la sua squadra oltre il traguardo. Non mi lascio coinvolgere in tutto questo, se c’è del turpiloquio non mi dà fastidio. Ho affrontato cose più difficili di quelle che la gente fa con me. L’ho visto cadere facilmente, fa parte del gioco ottenere un vantaggio sull’avversario. Non toglietegli il calcio, è un giocatore di alto livello”.
Diretta testuale a cui di City Xtra
Fonte foto: Sky Sports