Queste sono le parole riportate dal tecnico del Milan Fonseca a ridosso della gara di domani sera contro il Genoa. La conferenza stampa è iniziata da poco e sta procedendo senza intoppi.
Queste sono le dichiarazioni rilasciate dal tecnico del diavolo, in occasione della 17esima giornata di Serie A contro il Genoa. Ecco le sue parole.
Theo gioca?
“Non ho niente da aggiungere a ciò che ho detto mercoledì. Non dirò qui i nomi, ma ho parlato con i giocatori, gli ho detto quello che penso a quattr’occhi e dobbiamo andare avanti“.
Che clima si respira?
“Dopo la partita, negli spogliatoi, tutti avevano lo stesso feeling e per me questo è stato molto positivo. La squadra poi ha lavorato bene, l’atmosfera è buona. Noi siamo una famiglia, il problema va risolto in spogliatoio ed è ciò che abbiamo fatto“.
La dirigenza l’ha supportato?
“Come sempre abbiamo parlato. Siamo stati alla festa del settore giovanile. Come sempre ho sentito l’appoggio della società“.
Perché ha parlato pubblicamente?
“Primo perché dico sempre la verità, mi è difficile nascondere ciò che sento dopo la partita. Secondo: sono messaggi importanti da far passare. Voi non siete dentro, non sapete tutto, ma ho avuto la necessità di parlare pubblicamente“.
Giocheranno i ragazzini domani?
“Il progetto di Milan Futuro è importante per avere più calciatori pronti per la Prima Squadra. Quello che posso dire è che domani vedremo qualcuno in campo“.
Si aspettava questi problemi con i senatori?
“Sì, a questo livello è normale avere queste situazioni. Io sono pagato per risolvere i problemi. Non chiudo gli occhi davanti ai problemi, io lavoro per risolverli. In tutte le famiglie ci sono i problemi e noi siamo una famiglia“.
Non sono segnali di debolezza i suoi?
“Non sono preoccupato da quello che pensano gli altri fuori“.
Domani c’è Van Basten. Quanto sarebbe da Milan il primo gol di Camarda?
“Fai bene a farmi questa domanda. Noi dobbiamo far crescere Camarda con equilibrio. Le aspettative e le pressioni sui giovani non sono buone. Per favore: non creiamo pressioni a Camarda. Lui è un ragazzo equilibrato, lasciamolo stare equilibrato. Io sono attento al suo lavoro. Devo pensare sempre bene quando e come utilizzarlo. Questi ragazzi devono giocare nel tempo e nel momento giusto. Ha qualità, ma deve continuare a crescere. Non deve avere questo peso di essere decisivo. Lasciamogli fare il tragitto di un giovane“.
Dopo cinque mesi vengono ripetuti gli stessi errori in fase difensiva?
“Non ho parlato di questioni tattiche o tecniche mercoledì, perché il problema non è stato tattico. L’unico problema è l’atteggiamento. Loro non hanno creato praticamente nulla, ma penso che la squadra difensivamente stia molto meglio“.
Seconda parte dell’Intervista a Paolo Fonseca
Ti è già capitato una situazioni simile?
“Sì, e spesso così si risolvono. Sono cose normali. Magari qui è una questione ancora più specifica“.
Quando ha firmato col Milan pensava di avere questo tipo di difficoltà?
“Sì. Ovviamente, se sappiamo di essere a questo livello, non possiamo pensare che sia tutto rose e fiori“.
La società sapeva cosa avrebbe detto mercoledì?
“I dirigenti non hanno parlato con la squadra. Io ho parlato con la società, come succede normalmente“.
Il processo del gioco?
“Ho tutto il tempo per spiegare. Mi hanno portato qui per cambiare il modo di giocare. Sono arrivato qui e c’erano 15 giocatori, siamo andati negli USA con tanti giocatori non della Prima Squadra o comunque non importanti nel recente passato del Milan, perché molti erano in nazionale. I giocatori importanti sono arrivati 8 giorni prima del campionato e non è facile cambiare in così poco tempo. Poi non è facile allenare perché lo step che vogliamo fare c’è bisogno di più tempo, anche se già siamo migliorati. Abbiamo avuto delle buone partite, non tutti i risultati che volevamo. Rispetto all’inizio siamo progrediti, il problema per me è mentale. Siamo sulle montagne russe“.
Quindi Leao capitano?
“È una possibilità“.
l Milan è uscito dalla corsa scudetto? O nutre ancora un briciolo di speranza?
“Come sempre, voglio essere onesto. Penso che ora è più difficile, ma dentro di me io continuo a crederci. Che posso dire di più? Non è che è facile, ma continuo a crederci”
Come verrebbe accolta la situazione in caso di piazzamento Champions e non scudetto?
“Io penso solo a domani, non posso pensare più in la. Siamo in un’ottima condizione in Champions e vogliamo fare lo stesso in Serie A: per questo posso pensare solo a domani“.
I difensori moderni guardano molto la palla e poco l’uomo…
“Non sono d’accordo e spiego il perché. Fino a Cagliari abbiamo avuto questo problema, di non difendere bene le situazioni di cross e come marcavamo in area, tra postura e altro. Ma dopo Cagliari non abbiamo avuto più questo problema. Siamo migliorati tanto, tanto. A Bergamo non abbiamo avuto questo problema. Abbiamo avuto un gol in cui un giocatore si è seduto su Theo, che è fallo in tutto il mondo. E dopo abbiamo avuto un problema su un corner. Non penso che sia un problema di difesa dell’area, ma di corner. Contro la Stella Rossa abbiamo difeso bene in area, Musah ha perso palla e hanno segnato da fuori: non è un problema specifico di difesa in area. Su questa cosa i nostri difensori hanno fatto tanti progressi“.
Dove lo vede Jimenez?
“Sta bene. Può giocare terzino sinistro o destro, esterno destro o sinistro“.
Userà di nuovo la strategia usata con Leao?
“Ogni giocatore è diverso. Non credo che, avendo funzionato con Leao, bisogna fare lo stesso con gli altri“.
Quando vedremo il suo Milan come lo vuole lei?
“Ho già visto il Milan che volevo. Non sono un mago. Sempre montagne russe: magari domani lo vediamo, magari dopo no. Io vorrei avere una squadra più costante, soprattutto nell’atteggiamento. Poi si può sbagliare tecnicamente o tatticamente, ma per me è difficile capire questa incostanza mentale della squadra. È risolvibile“.