Napoli, tensione con Conte: ci sarà un confronto con la dirigenza

Con la sosta di due settimane, Antonio Conte starebbe pensando di confrontarsi con la dirigenza per tratteggiare gli aspetti negativi.

Secondo quanto riportsto da Fabrizio Romano, il tecnico del Napoli Antonio Conte avrebbe intenzione di interfacciarsi con la dirigenza partenopea per capire come agire sul mercato. L’allenatore pugliese non è contento delle ultime prestazioni dei suoi giocatori, come rivelato ampiamente nel post-partita di Napoli-Bologna, e vorrebbe intavolare un colloquio con la dirigenza. Con Zambo Anguissa impegnato in Coppa d’Africa e l’infortunio di De Bruyne, Conte sembrerebbe esortare la dirigenza ad effettuare delle mosse di mercato a gennaio per rimpolpare la rosa.

 

Napoli, Conte nel post-partita: “Ci sono delle riflessioni da fare”

Ai microfoni di DAZN il tecnico dei partenopei si era espresso così in merito agli ultimi risultati ottenuti: “Io sono preoccupato, quando una squadra come questa perde 5 partite vuol dire che c’è qualcosa che non sta andando. Non dobbiamo mai dimenticare che a Napoli dopo uno scudetto siamo arrivati decimi”.

Tante volte si pensa che dall’oggi al domani si possa cambiare, quello che abbiamo fatto non va dimenticato, ma bisogna continuare a lavorare. Dobbiamo chiederci se lo stiamo facendo nel modo giusto e con la stessa voglia di rivincita della scorsa stagione. Mi dispiace perché non sto ritrovando l’energia nei ragazzi, vuol dire che non sto facendo un buon lavoro”.

Questa partita ci deve far riflettere, è la quinta sconfitta che subiamo in questo inizio anno. Significa che ci sono da fare delle riflessioni, che abbiamo già fatto. Loro hanno giocato giovedì e sembravano avvelenati, abbiamo fatto il compitino fino a quando la partita era in equilibrio. Ci deve essere un’energia diversa. A me oggi Hojlund non è dispiaciuto, forse il migliore in campo. Ha attaccato la profondità e ha tenuto botta, poi se la prestazione viene valutata soltanto in base ai gol diventa relativo. Avevamo preparato alcune cose, dovevamo supportarlo di più”.

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