Nell’intervista rilasciata ai microfoni della Gazzetta dello Sport, Nicolò Savona ha avuto modo di esprimersi sulla sua esperienza al Nottingham Forest e delle differenze con la Juventus. Ecco le parole rilasciate dal giovane.
Savona, pensa ancora alla rete contro i Red Devils?
“Mi è capitato di riguardarla più volte nei giorni seguenti. Un’emozione pazzesca segnare al Manchester United in casa, davanti ai nostri tifosi e alla mia famiglia. Mi sono sentito al settimo cielo, che brividi. Se fosse stato il gol vittoria avrebbe avuto una valenza ancora maggiore, invece alla fine abbiamo pareggiato 2-2”.
Le hanno fatto i complimenti prima i suoi ex compagni della Juventus o Thiago Motta, l’allenatore che l’ha fatta debuttare in Serie A?
“Ho legato parecchio con Bremer e Perin, ma in realtà mi hanno scritto in tanti dopo il gol. Thiago Motta non l’ho sentito, ma ci saranno altre occasioni”.
La Premier è diversa da “dentro”?
“È ancora più bella. C’è uno stile completamente diverso rispetto all’Italia e un’atmosfera speciale, unica. In Inghilterra c’è meno tatticismo e più intensità, è un continuo avanti e indietro: in qualsiasi momento può succedere di tutto. La Serie A resta un campionato difficile e importante, un signor torneo: la scorsa stagione è stata fondamentale per la mia crescita”.
La Juventus, dove è cresciuto fin da bambino, quanto le manca da uno a dieci?
“La Juventus per me sarà sempre casa. Adesso, però, sono concentrato sul Nottingham Forest, dove sto vivendo una bellissima esperienza: mi trovo bene con i compagni, in città e l’ambiente inglese mi piace davvero moltissimo”.
A Nottingham gioca insieme a un altro ex juventino: Douglas Luiz. Ha capito perché il brasiliano rende di più in Inghilterra?
“Non saprei, parliamo di un centrocampista molto forte: lo era alla Juventus e lo è adesso. E’ bello giocare con Douglas, abbiamo un buon rapporto. Il Forest vale più dell’attuale penultimo posto e abbiamo iniziato a dimostrarlo: dopo il pari con il Manchester United, abbiamo vinto contro il Leeds e in mezzo c’è stato lo 0-0 in Europa League in casa dello Sturm Graz. La strada è quella giusta e grazie all’incredibile unione squadra-tifosi continueremo a risalire dopo la sosta”.
Quale avversario l’ha impressionata maggiormente?
“Anthony Gordon del Newcastle: tecnico e velocissimo nei primi passi. Dopo Natale ritroverò Halaand, che ho incrociato con la Juventus al Mondiale per Club: il 27 dicembre sfidiamo il Manchester City”.
Consiglierebbe la Premier a Yildiz?
“La Premier la consiglierei a tutti i ragazzi che amano il calcio, sarebbe difficile dire il contrario. Quindi anche a Kenan e a qualsiasi compagno”.
È stato difficile lasciare la Juve e spera di tornarci in futuro?
“Nel calcio come nella vita, in certi momenti bisogna fare delle scelte: io sono contento della mia. Ringrazio la mia famiglia e il mio agente Michele Puglisi che mi hanno supportato”.
Spalletti ai tempi dell’Italia l’aveva convocato in Nazionale e adesso ha sostituito Tudor: come vede l’ex ct in bianconero?
“È un allenatore esperto e forte, parla la sua storia. Sono convinto che lo dimostrerà anche a Torino. Da tifoso della Juventus auguro a Spalletti e ai miei ex compagni di riuscire a lottare per le prime posizioni”.




