PSG, continua la maledizione Champions: come ripartiranno i parigini?

Con l’eliminazione per mano del Borussia Dortmund sfuma ancora il sogno Champions League del PSG. La fine di un ciclo costellato da tanti nomi di prestigio planetario: adesso come dovrà ripartire il club parigino? 

Sembra esserci una sorte di maledizione vera e proprio per il PSG in Champions League: la squadra di Luis Enrique gioca bene, colleziona tantissime occasioni da gol ma non riesce a segnare neanche una rete nel corso dei 180 minuti contro il Dortmund. Una doppia sfida sfortuna, se consideriamo anche i sei legni colpiti dai parigini tra andata e ritorno, che sembrano riassumere alla perfezione quello che è il cammino del PSG in Europa. Una squadra che domina ormai da anni in Francia ma che fuori dal confine fa fatica ad imporsi nonostante gli investimenti milionari e gli acquisti di calciatori di caratura planetaria che non sono però bastati per portare la Coppa dalle grandi orecchie sotto la Torre Eiffel.

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Nasser Al-Khelaïfi insieme a Lionel Messi, uno dei principali acquisti del qatariota a Parigi (account X PSG) direttacalciomercato.com

Con il Dortmund la fine della Golden Age: un’era di successi in Francia ma non in Europa

La deludente eliminazione dalla semifinale di Champions League contro il Borussia Dortmund, fa di fatto chiudere un ciclo importante nella storia del PSG, quello dello storico tridente Mbappé-Neymar-Messi. Quella di ieri è stata l’ultima apparizione in campo internazionale di Kylian Mbappé con la maglia del Paris Saint Germain, ultimo superstite di quel tridente spaventoso da un punto di vista economico e tecnico completato da Neymar e Messi, che hanno lasciato (male) la capitale francese la scorsa estate.

Un tridente che è stato il fiore all’occhiello della spaventosa campagna acquisti che ha realizzato il presidente Nasser Al-Khelaïfi in 13 anni di presidenza a Parigi. Il qatariota ossessionato dalla Champions League, nell’allestire una rosa competitiva ha speso la bellezza di 2.5 miliardi di euro da quando ha acquistato il PSG (2011). Investimenti che di fatto hanno tracciato un dominio netto (economico e tecnico) del PSG in Francia, ma che non ha portato a successi in Europa. Proprio per rimarcare questo fallimento europeo, il PSG ad esempio nel biennio con il tridente sulla carta più forte al mondo (Mbappé-Neymar-Messi) ha vinto si il campionato ma in Champions League non è andato oltre gli ottavi di finale venendo eliminato dal Bayern Monaco (0-3 nell’aggregate) e dal Real Madrid (2-3 nel totale).

Per questo motivo possiamo parlare di una strategia vincente nei confini nazionali ma estremamente sbagliata e deludente in Europa. Il traguardo massimo raggiunto in campo internazionale è stata la finale di Champions League persa contro il Bayern Monaco in Portogallo nel 2020. In Francia invece, dominio assoluto perché il PSG nell’era Al-Khelaïfi ha vinto dieci campionati francesi, sei Coppe di Francia, sei Coppe di Lega francesi e dieci Supercoppe francesi.

Come ripartirà il PSG? La nuova filosofia dei parigini

Con la perdita anche della stella, Kylian Mbappé ormai prossimo giocatore del Real Madrid, è chiaro che il PSG perderà un po’ di appeal. Perderà a zero un pezzo da novanta certamente, ma questo non significa che andrà in contro ad un ridimensionamento, anzi. Gli investimenti fatti in questi 13 anni costellati da nomi di prestigio che non sono riusciti però a portare la città di Parigi sul gradino più alto in Europa (da un punto di vista calcistico) ha sicuramente fatto riflettere Nasser Al-Khelaïfi.

Proprio per questo il qatariota, già nelle scorse sessioni di mercato, ha ugualmente investito parecchio ma acquistando giocatori meno roboanti da un punto di vista nominativo, ma allo stesso tempo funzionali per il presente e in prospettiva. Dei colpi intelligenti, mirati e freschi: degli esempio lampanti possono essere Bradley Barcola, Gonçalo Ramos o Lee Kang-In. Mettiamo le cose in chiaro sono sempre investimenti che pochi club possono permettersi a livello mondiale, ma sono degli acquisti meno scenici e da prima pagina, ma giovani e che potranno fare la fortuna del club nell’immediato presente e in futuro facendo aprire un nuovo ciclo e diverso da quello precedente.

Non a caso Nasse Al-Khelaïfi nel post partita di PSG-Borussia Dortmund ai microfoni di Canal+, ha risposto nervosamente alla domanda sul futuro di Luis Enrique mostrandosi abbastanza sicuro del progetto futuro del club. “Se confermo Luis Enrique, sei serio con questa domanda? Abbiamo la squadra più giovane d’Europa, il futuro è brillante”. Il PSG post Mbappé ripartirà dai giovani, il concetto sembra chiaro e sarà proprio  la gioventù la nuova chiave del successo dei parigini.

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Quanto è costato l’undici titolare visto contro il Dortmund?

Quello visto ieri contro il Borussia Dortmund, è un undici titolare che è il manifesto perfetto dell’era dispendiosa economica attuata da Nasser Al-Khelaïfi. Dal 2020 al 2023, complice anche la crisi innescata dalla pandemia, il Psg ha accumulato perdite per 852 milioni di euro. L’ultimo bilancio si è chiuso a -110 con quasi un sospiro di sollievo rispetto al -368 precedente. L’attuale PSG ha un valore della rosa di circa 1 miliardo di euro, ma andiamo nel dettaglio. Partiamo dalla porta con Donnarumma arrivato a parametro zero dal Milan: in difesa abbiamo il quartetto Nuno Mendes (38 milioni), Beraldo (20 milioni), Marquinhos (31.40 milioni) e Hakimi (68 milioni). A centrocampo troviamo Vitinha (41.50), Zaïre-Emery (vivaio) e Fabian Ruiz (22.50). Infine il tridente è composto da Mbappé (180) Gonçalo Ramos (65) e Dembélé (50). Un undici totale costato complessivamente la bellezza di circa 516 milioni di euro.

 

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Fonte foto: account X PSG

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