Roma, Gasperini: “La squadra ha reagito bene, Cristante sta dando una grande mano”

Roma, Gasperini: "La squadra ha reagito bene, Cristante sta dando una grande mano"

La Roma reagisce dopo le due sconfitte di fila con Inter e Plzen e espugna Reggio Emilia per 0-1: le parole di Gasperini a DAZN.

È una Roma da primo posto: siete lì e avete ancora la miglior difesa del campionato. Quanto è soddisfatto?
«Sono molto soddisfatto della posizione in classifica e anche della partita di oggi, che era comunque difficile. Il Sassuolo, come l’anno scorso, sta facendo bene. L’abbiamo interpretata nel modo migliore: dopo due sconfitte, quella con l’Inter che ci aveva lasciato rammarico e quella di giovedì che è stata pesante per noi, la squadra ha avuto un’ottima reazione. Abbiamo vinto una partita importante».

La mossa tattica di Cristante trequartista, nel senso di andare a prendere Matic, limitarlo molto e poi arrivare alla conclusione che ha portato al gol di Dybala: è stata una scelta un po’ “alla Pašalić” dei tempi dell’Atalanta, anche perché lo conoscevi bene. E poi, con le difficoltà degli attaccanti, si può dire che il tuo centravanti è Dybala?
«Io non ho mai avuto dubbi: i dubbi sono per altri. Dybala è un attaccante, un giocatore straordinario. Non è propriamente un esterno offensivo, può giocare da prima punta, da seconda punta o con due punte come oggi. Non ci sono difficoltà di inserimento per nessuno: bisogna solo cercare di sfruttare al meglio le caratteristiche di ogni giocatore. Quanto a Cristante, devo dire che Pašalić ha fatto più di 50 gol in quel ruolo in questi anni, ma Cristante ci era arrivato prima: in quella posizione ne aveva già fatti 12 o 13, e non ha perso l’abitudine, anche se sono passati otto anni. Forse gli è mancato un po’ di spunto sotto porta, ma è stato bravo: è un giocatore completo, maturato sotto ogni aspetto, e sta davvero dando una grande mano alla squadra».

Roma, Gasperini: “Tornare a vincere in casa è una priorità assoluta”

Restiamo sull’attacco: oggi è soddisfatto di come la sua squadra ha occupato le zone offensive? E ci dice anche due parole su Dovbyk? A un certo punto l’abbiamo vista arrabbiata, chiedeva all’ucraino di stare più largo o di venire più incontro. Cosa possiamo trarre dalla sua partita di oggi?
«Oggi avevamo bisogno di tenere gli attaccanti un po’ più aperti per sfruttare gli inserimenti dei centrocampisti, che potevano trovarli anche centralmente. Dovbyk è entrato comunque bene, ha fatto vedere come sprinta: la sua condizione fisica è molto buona. Io lavoro su tutti, cerco di migliorare ogni giocatore. Ha dato anche una bella palla a Wesley, su cui si poteva fare gol. Sono entrati bene tutti. È chiaro che in attacco sto cercando di trovare soluzioni, perché finora è stato il reparto meno prolifico della squadra, nonostante la classifica sia comunque ottima. Ma vogliamo migliorare. Facciamo degli esperimenti durante le partite: Dybala è stato fuori diverse giornate, Bailey oggi ha fatto la sua prima da titolare, con gli altri abbiamo provato varie combinazioni. Stiamo cercando le soluzioni migliori. Il fatto di giocare tante partite ci aiuta: a volte non otteniamo subito i risultati che vogliamo, ma ci arriviamo». 

Le chiedo anche, umanamente, com’è essere tornato davanti a tutti in campionato. E poi, per consolidare questo primato, tornare a vincere in casa è una priorità per la sua Roma?
«Sì, è una priorità assoluta, perché è davvero un peccato per i nostri tifosi regalar loro così tante sconfitte in poche partite. Giochiamo in uno stadio sempre pieno, con tanta passione alle spalle, e vorremmo offrire partite belle e giocate bene. Oddio, non tutte le gare in casa sono state negative come prestazioni — con l’Inter, ad esempio, abbiamo giocato bene, e in altre siamo stati anche un po’ sfortunati — ma quella di giovedì era una partita che non dovevamo perdere. Questa vittoria ci permette di recuperare un po’. Ora mercoledì rigiochiamo in casa: dobbiamo stare attenti, perché evidentemente in casa abbiamo delle caratteristiche che a volte ci portano a sbattere contro il muro e poi a subire gol. Dobbiamo essere più efficaci».

Leggi anche