Il Napoli, guidato dal tecnico Mazzarri, ha subito una brutta sconfitta per 3-0 contro un Torino in gran forma. Gli azzurri, ridotti in dieci uomini a causa dell’espulsione di Mazzocchi, sono stati incapaci di contenere la squadra di Juric, rimanendo fermi a quota 28 punti. Al termine del match, il direttore sportivo del Napoli, Meluso, ha rilasciato dichiarazioni ai microfoni di Dazn.
Napoli, sei tra i peggiori campioni d’Italia in uscita: le parole di Meluso
“Abbiamo avuto una breve riunione con Mazzarri e successivamente con la squadra dopo la partita”, ha esordito Meluso. “Ci scusiamo con la nostra gente per questa prestazione, ci dispiace molto. La squadra è risultata irriconoscibile, e stiamo valutando misure per stimolarla a ritrovare la normalità. Le assenze dei giocatori impegnati in Coppa d’Africa e i piccoli problemi fisici ci hanno condizionato, ma non vogliamo che ciò diventi una scusa per quanto visto in campo. Riguardo a un possibile ritiro, ci incontreremo domani al centro sportivo e prenderemo una decisione”.
Sul tema delle prestazioni, Meluso ha affermato: “È evidente che ci troviamo in una situazione diversa rispetto all’anno scorso. Tuttavia, chi gioca nel Napoli è da Napoli, e quando manca qualcuno, gli altri devono sopperire. Attualmente, si stanno accumulando varie negatività sul momento già difficile. Se Raspadori avesse segnato in una delle due occasioni da gol nel primo tempo, la partita avrebbe potuto prendere una piega diversa”.
Eppure, la squadra…
Eppure, nomi alla mano, la squadra partenopea non è stata di certo smembrata dopo l’anno che li ha visti salire sul tetto d’Italia. Anche oggi, tolti Kim che ora gioca al Bayern Monaco e Victor Osimhen convocato per la coppa d’Africa, i giocatori sono gli stessi dell’anno scorso. C’era Kvaratskhelia, miglior giovane. C’erano Lobotka, Di Lorenzo, c’era Zielinski. C’era Politano che è tra i migliori centrocampisti (dati alla mano) anche di questa Serie A, nonostante la squadra non stia girando come dovrebbe.
La più grande mancanza sembrerebbe essere Luciano Spalletti, separatosi dal Napoli per diventare commissario tecnico della Nazionale. I giocatori paiono spenti, stanchi, svogliati. Come se non riuscissero a dare il massimo o peggio, come se non lo volessero più dare. Mazzarri è stato un allenatore importante per la storia moderna del Napoli, portandoli ad alti livelli e vincendo anche la Coppa Italia. Ma questo nuovo matrimonio fa storcere il naso a tutti i tifosi degli uscenti campioni d’Italia, sopratutto dopo la vicenda Garcia.
Senza entrare troppo nei dettagli, i tifosi hanno trovato in Aurelio De Laurentiis il colpevole: reo di non aver modernizzato e potenziato la rosa, per i supporters la croce va tutta sul loro presidente. Non è stato preso un centrale a livello di Kim, non è stato potenziato un reparto offensivo che si sapeva sarà rimasto orfano del proprio capocannoniere per un mese abbondante. Anche un portiere al posto di Meret è stato fortemente richiesto dalla piazza, atleta che mai è arrivato.
Probabilmente, la verità sta nel mezzo. Si, Aurelio avrebbe dovuto potenziare la rosa. Certo, Garcia prima e Mazzarri ora devono tenere più compatta la squadra. Assolutamente, i giocatori in campo devono tornare a faticare come prima e più di prima.
Perché uno scudetto non ti rende un campione. La voglia di vincerne un altro… quello si.
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Fonte Foto: Napoli X