Serie A, la settima giornata in 10 voti

Un’altra giornata di Serie A si consegna ai libri di storia: è terminata anche la settima giornata del campionato che più amiamo. Ed è tempo di pagelle. Tra top, flop, conferme e delusioni, andiamo a dare i voti al campionato e ai suoi dieci protagonisti!

I VOTI DELLA 7^ GIORNATA DI SERIE A

Voto 10 a Lautaro Martinez: sempre più forte, sempre più determinante, sempre più grande. 4 gol in 27 minuti, un qualcosa di mai visto. In scioltezza.

Voto 9 a Orsolini: come convincere Spalletti in tre semplici mosse. Tripletta all’Empoli che è sinonimo di qualità. Occasione azzurra?

Voto 8 al Napoli: una prova da grande, che da continuità alla bella vittoria sull’Udinese. Secondo poker in fila, seconda prestazione convincente per atteggiamento, proposta e gestione di uomini e forze. La gara col Real ci dirà tanto su questo Napoli.

Voto 7,5 a Gudmundsonn: inarrestabile. Col pallone si dà del tu, è bello da vedere e allo stesso tempo molto concreto. È lui il leader tecnico del Genoa, che trascina con qualità e, adesso, anche con i gol. Funambolo.

Voto 7 a Tomori: una prestazione di alto livello contro la Lazio che si avvicina tremendamente alla sua miglior versione. Attento, concentrato, saldo nei nervi. Se al top, è determinante per Pioli.

Voto 6,5 a Lukaku: fa quello che deve fare, sportellare e segnare. La Roma si poggia sulle sue spalle, e lui risponde sempre presente. Gol, vittoria, Frosinone ko.

Voto 5 alla Juventus: buon punto su un campo difficile come quello dell’Atalanta, ma perché giocare per limitare i danni e non per provare a vincerla? Sono queste le partite che ci dicono a cosa può ambire la Signora. E vanno affrontate in maniera diversa.

Voto 4 a Silvestri e Matturro: favoriscono il pari scoppiettante tra Udinese e Genoa con due errori grossolani. Il primo sbaglia in costruzione e avvia l’azione del gol di Gudmundsonn; il secondo fa un sciagurato autogol e “regala” il punticino ai friulani. Capita a tutti.

Voto 3 al Cagliari: vero che è stata affrontata un’altra squadra di livello come la Fiorentina; altrettanto vero, però, che i ragazzi di Ranieri non hanno trovato il feeling con la massima serie. Pochi punti, solo 2, e una rosa che non sembra ancora pronta per la A. Serve tempo.

Voto 2 a Sarri: inveisce contro UEFA, fifa e affini come se i problemi della sua Lazio si riconducessero a fattori (calendario) che, vuoi o no, coinvolgono anche le altre “big”. I biancocelesti, però, grandi non lo sono ancora. Questo deve preoccupare.

 

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