Serie A, l’ottava giornata in 10 voti

Serie A Voti

Un’altra giornata di Serie A si consegna ai libri di storia: è terminata anche l’ottava giornata del campionato che più amiamo. Ed è tempo di pagelle. Tra top, flop, conferme e delusioni, andiamo, in attesa della sosta, a dare i voti al campionato e ai suoi dieci protagonisti!

I VOTI DELL’8^ GIORNATA DI SERIE A

Voto 10 Giroud: MVP di giornata. E non perché fa gol. Va in porta dopo l’espulsione di Maignan e compie un gran bell’intervento. Da vero primo uomo. HA PARATO GIROUD.

Voto 10 (anche) alla Fiorentina: prova da squadra matura, forte, grande. I Viola sganciano la partita perfetta, sul campo dei campioni d’Italia. Organizzati e asfissianti, cinici e, allo stesso tempo, belli da vedere. Il capolavoro di Vincenzo Italiano

Voto 9 a Colpani: è la sua stagione. Gol, fantasia e bel calcio. Assoluto trascinatore del Monza. Gioventù azzurra.

Voto 8 al Bologna: va a San Siro con la personalità dei grandi, si prende un punto e si conferma squadra vera, viva, tosta. Thiago Motta incarta l’Inter con idee e applicazione. Bravi.

Voto 7 a Vecino: torna ad essere l’uomo dei gol pesanti. Piega l’Atalanta al fotofinish, si fa trovare sempre pronto, sta diventando via vai un uomo di Sarri. D’altronde, l’ultima parola spetta ancora a lui.

Voto 6,5 a Krstovic: sempre più una certezza per il Lecce. Continua a sorprendere, continua a segnare. L’occhio di Corvino ci ha visto ancora lungo. Bomber salvezza.

Voto 5 all’Inter: sono situazioni che rischi di rimpiangere. Sono situazioni che vanno evitate. Voto 5, come i punti persi tra Sassuolo e Bologna. Più concentrazione, sono queste le partite che bisogna vincere.

Voto 4 al Napoli: ci si aspettava un passo avanti, se ne sono fatti altri dieci indietro. Questo Napoli è ancora troppo incostante, nel gioco e nell’atteggiamento, all’interno degli stessi 90 minuti. Si va alla sosta con animo tormentato. Perchè perdere così non può che far sorgere dei dubbi sulla cilindrata della squadra.

Voto 3 al Torino: un’altra delusione in un derby. Ciò che preoccupa, però, è l’atteggiamento povero di mordente di una squadra spesso troppo inconcludente. Problemi pregressi e rimasti evidentemente irrisolti.

Voto 2 alla Salernitana: una partita che con ogni probabilità metterà la parola fine sul regno di Paulo Sousa. Una squadra impoverita nella qualità, totalmente involuta, fragile, spenta. Cambiare è necessario.

 

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