Delirio al Bentegodi: l’Hellas la vince sul gong. Coppola regala tre punti salvezza a Baroni. L’Udinese crolla ancora nei minuti finali.
L’Hellas Verona continua la sua rincorsa salvezza. Insperata fino a qualche mese fa, oggi più che mai concreta e nel vivo. Esaltante. Baroni, con una squadra totalmente rimaneggiata a gennaio, sta dimostrando partita dopo partita la validità del suo operato. 17 punti in 14 partite nel girone di ritorno, dato che dice tutto sulla scalata dei gialloblù. Che vincono anche oggi, che fanno un balzo importante in classifica salendo a quota 31 punti, a +4 sulla zona rossa. L’Udinese, al contrario, rimane giù: quartultimo posto con un punto sulla terzultima posizione. In una lotta per non retrocedere incerta, tirata, per questo unica e spettacolare.

Verona-Udinese, il racconto del match
Il Verona, reduce dal pareggio conquistato in rimonta contro l’Atalanta, scende in campo con il classico 4-2-3-1. Baroni sceglie Noslin come unico riferimento offensivo, supportato da Mitrovic, Folorunsho e Lazovic. A centrocampo spazio a Serdar e Daniel Silva. Linea di difesa composta da Centtonze, Coppola, Magnani e Cabal. In porta c’è Montipò.
Lato Udinese, Cioffi dispone i suoi con un 3-4-2-1 confermando Lucca al centro dell’attacco, con Samardzic e Pereyra a supporto. A metà campo agiscono Wallace e Payero: ai loro lati corrono Ehizibue e Kamara. Kristensen, Bijol e Nehuen Perez compongono la linea difensiva davanti ad Okoye.
Succede poco o nulla nei primi 45 minuti di gioco. La tensione-salvezza domina un equilibrio inscalfibile, anche nelle occasioni: una a testa. La prima capita sui piedi di Lucca, ma Montipò è reattivo e respinge di piedi; la seconda è targata Noslin, che impatta di testa e colpisce il palo. Davvero difficile, per il resto, trovare altri spunti degni di nota.
Decisamente più pimpante la ripresa, con continui capovolgimenti di fronte. Ad inizio secondo tempo è l’Udinese a spingere con più convinzione, sfiorando per tre volte il gol del vantaggio. Prima con Lucca, che alza troppo la mira da posizione favorevole, poi con Kamara, che da due passi liscia clamorosamente il pallone, e infine con l’inzuccata di Bijol di poco a lato. Baroni prova a cambiare il Verona (dentro Bonazzoli e Swiderski), ma sarà ancora la squadra ospite a spaventare il Bentegodi con il gol annullato a Pereyra.
Al settantesimo arriva il primo squillo dell’Hellas: Cabal raccoglie l’intervento di Bijol e calcia al volo, ma il tiro non impensierisce Okoye. Coppola sarà poi bravo a respingere un tiro in area di Ehizibue, mentre l’azione successiva vede Noslin e Serdar incapaci di bucare la retroguardia bianconera. L’occasione più grande, però, ce l’ha Folorunsho, che al minuto 87 impatta di testa colpendo in pieno la traversa. Ma il Verona ne ha di più, e va a vincerla con il cuore al minuto 92: il colpo di testa di Coppola buca Okoye e vale tre punti d’oro per Baroni!
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Fonte foto: IG Verona