Intervistato da Udinese Tonight, Andrea Sottil ha commentato la stagione dei friulani, gettando uno sguardo al futuro del club bianconero. Queste le parole del tecnico, riportate da Tuttomercatoweb.com:
“Mancano ancora due partite e ci auguriamo di finire il meglio possibile. È la mia prima stagione in Serie A quindi, questi ragazzi, li ringrazio davvero, sono stati il mio primo gruppo e li porterò sempre nel cuore. Mi hanno dato tanto e mi hanno seguito fin dal primo giorno. Ho vissuto momenti bellissimi con grandi risultati e momenti difficili, in cui ne siamo usciti sempre insieme. Penso di aver instaurato con loro un bellissimo rapporto a livello umano. Oggi abbiamo 46 punti e due partite alla fine. Grazie ancora ai ragazzi, secondo me abbiamo fatto un ottimo campionato”.
Sul rinnovo: “Al momento della firma, mi immaginavo un po’ come potesse essere il mio approccio e gestire un gruppo di Serie A – continua Sottil -. Di fronte ho ragazzi di spessore, giocatori con grande vissuto e quindi, in certi versi, è più semplice confrontarti con giocatori di Serie A. La serie A è di un altro livello, l’ho notato subito ma, ho anche capito, che devo rimanere sempre me stesso, come in serie C. Credibile, come penso di esserlo stato”.
Sul campionato: “Si poteva fare di più? Sicuramente, si può sempre migliorare. È normale che, quando fai una delle migliori partenze in Serie A con l’Udinese, tutti vogliano sempre il massimo e si aspettano di continuare con quella media punti. Ovviamente, tutti noi volevamo continuare in quel modo però, il calcio ed il campionato di Serie A, è fatto di momenti. Quando sono arrivato a Udine, la Proprietà ed il Direttore mi avevano chiesto di creare una squadra con una identità ben precisa, creando una mentalità vincente, andando in campo a giocarcela con tutti. Questo credo di averlo fatto, oltre ad aver valorizzato alcuni giocatori. Io mi sento soddisfatto del lavoro svolto con questi ragazzi. Non è stato tutto perfetto, alcune partite potevamo giocarle meglio, come con il Torino ed il Bologna, ma abbiamo anche vinto con le finaliste europee. Io credo che, alla fine del campionato, ogni squadra avrà i punti che merita nell’arco di tutta la stagione”.
Sul futuro: “Vorrei fare un esempio: un percorso ben fatto è un percorso quando una squadra programma, come l’Atalanta. Partendo dal basso, in sei/sette anni con Gasperini, ha migliorato anno dopo anno, acquistando giocatori specifici per il modo di giocare dell’allenatore. Ed è quello che stiamo provando di fare, avendo una Proprietà ed un Direttore competente. Hanno giudicato il mio lavoro svolto da luglio e mi hanno dato la possibilità di continuare in questa direzione, sposando la mia idea di gioco. La mia filosofia è essere sempre aggressivi ed avere una nostra identità in campo con ogni avversario. Penso che i ragazzi mi abbiano ascoltato. Ho fatto errori, abbiamo fatto errori, ma proprio da questi si cresce. Sono molto onorato di continuare questo percorso qui all’Udinese”.
Sul mercato: “Il mercato? Darò le mie valutazioni e darò la mia opinione su quello che è stato fatto quest’anno e su dove si potrà migliorare. La famiglia Pozzo, riconfermandomi, ha stima in me e quindi immagino che mi ascolterà – risponde Sottil -. Mi piacciono i giocatori che hanno motricità, passo e capacità fisiche importanti, ovviamente senza disdegnare la tecnica, fondamentale per manovrare l’azione dal basso. L’identità che ho cercato di costruire è quella di andare forte in avanti e le caratteristiche che cerco sono queste”.
Sul video social pubblicato dalla Lazio, in riferimento alle parole espresse dal Direttore Marino a fine gara, Sottil commenta: “Marino è una persona seria, competente ed un grande Dirigente. Tutte le squadre giocano per un obiettivo e tutti devono essere, a mio avviso, seri e rispettosi. Non voglio commentare oltre il video pubblicato, per me era chiara simulazione. Il var? Dico che sia inutile fare le riunioni ad inizio anno se poi, in un episodio come questo, l’arbitro non vada neanche a vedere se ci sia stato contatto o meno. Mi dispiace, inoltre, che una persona che stimo molto come Sarri, dica anche che ci sarebbe stata un’espulsione per chiara occasione da gioco in occasione del rigore”.
Fonte immagine: Corriere dello Sport