Jeff Ekhator ha trovato nel pomeriggio di domenica il primo gol in questo campionato e quest’oggi ha parlato dal raduno con l’Under 21.
Gioia immensa per l’attaccante del Genoa Jeff Ekhator che ha realizzato domenica contro il Napoli il suo primo gol in questo campionato. Quest’oggi il ragazzo ha parlato dal ritiro dell’Under 21 ai microfoni di Rai Sport e in conferenza stampa. Ecco le parole riprese da Tuttomercatoweb.
“Il gol è stata un’emozione magnifica”
“E’ stata un’emozione magnifica segnare il mio primo gol in Serie A in uno stadio così bello – le parole dell’attaccante del Genoa – e con la squadra con cui sono cresciuto. All’inizio non ci credevo. Appena è finita la partita me lo sono riguardato almeno mille volte. Ancora non so come ho fatto”.
Come ti ha accolto Baldini dopo questo gol?
“Mi ha detto ‘Hai visto? Hai attaccato il primo palo e hai fatto gol’. E’ una cosa su cui lavoriamo molto qui in Nazionale e i frutti si vedono”.
Ora Baldini vuole che ti ripeti in Under 21.
“Credo di sì, lo vuole e spero di farlo. Siamo un bel gruppo, coeso, stiamo tutti insieme e stiamo lavorando per vincere queste due partite”.
L’allenamento con la benda su un occhio di cui tutta Italia sta parlando? Raccontacelo.
“Allo scorso ritiro non ci credevo molto, non pensavo funzionasse tanto. Poi invece pian piano capisci e vedi che ti aiuta molto. Il mister ha esperienza, aveva già fatto queste cose. Ti aiuta ad allenare la mente, di star sempre svegli, attenti. Pian piano ti ci abitui e poi sembra un po’ più facile”.
La conferenza di Ekhator
“Le sensazioni sono buone, siamo tutti carichi, si può fare sicuramente bene. Stiamo lavorando forte. “Nessuno mi ha fatto battute. Ho ricevuto molti complimenti, sono stati molto gentili da questo lato. Sarebbe molto bello replicarlo, soprattutto per il gesto tecnico. Però per un attaccante non è importante in che modo segni”.
Sul gol alla Crespo.
“Lavoro molto sull’appoggiarmi e scaricare, spero di migliorarmi il più possibile. Penso di assomigliare di più a un giocatore come Moise Kean, perché ha uno stile di gioco simile al mio”.
Sulla sfida con la Svezia.
“Sarà una partita difficilissima, ma vogliamo portarla a casa a tutti i costi, siamo un bel gruppo, molto unico: consiglio a tutti di venire allo stadio, innanzitutto perché vedere l’ltalia è sempre una bella emozione e poi perché cercheremo di dare spettacolo”.
Sugli attestati di stima.
“Sono molto felice. Gli attestati di stima, come quello ricevuto da Baldini dopo l’esordio con il Montenegro fanno piacere. In campo e fuori cerco di aiutare ed essere a disposizione dei mister, sia nel club che in Nazionale. Gilardino, Vieira o Baldini? Fra di loro non ci sono grandi differenze, anzi hanno tutti in comune il voler vincere e il far migliorare i propri giocatori”.
Sulle cose da migliorare
“Sto cercando di farlo sotto tanti aspetti, dal primo controllo, al colpo di testa, è qualcosa alla quale pongo un’attenzione maggiore continuando a lavorare sulle mie caratteristiche principali, cioè il mio modo di appoggiarmi ai compagni legando il gioco e scaricando la palla. Non sono ancora ai massimi livelli, sono ancora un ragazzino con gente che ha già esperienza sia nel club che qui. Cerco di prendere da loro, c’è molta strada da fare”.
Sulla possibilità di giocare titolari in campionato.
“Tanti del nostro gruppo Under 21 stanno avendo lo spazio nei rispettivi club e questo è una cosa bellissima”.